Il bilancio regionale della “vecchia” e “nuova” maggioranza è legge

La nuova maggioranza vota compatta a favore. Da Lega e Mouv' arriva l'astensione, voto contrario di M5S e Impegno Civico
Chatrian Testolin Fosson Consiglio regionale
Politica

In zona cesarini la Valle d’Aosta evita l’esercizio provvisorio, approvando la finanziaria regionale. La nuova maggioranza compatta vota a favore del bilancio ereditato dalla Giunta Spelgatti “che non abbiamo potuto stravolgere – ricorda l’Assessore alle Finanze Testolin – ma che abbiamo cercato di modificare, dando le risposte più opportune a questo momento di transizione”.

Da chi ha confezionato la prima versione della finanziaria – Mouv e Lega – arriva invece un voto di astensione. Gli ex assessori Aggravi e Gerandin promettono “vigilanza” sulle misure annunciate, come quella sugli sgravi Irap ma anche su Cva. Il futuro della partecipata regionale sarà all’esame di una commissione speciale che verrà istituita. Anche sul nuovo ospedale il Governo Fosson promette di valutare l’attualità e la sostenibilità tecnica, economica e finanziaria del progetto di ampliamento. Resta invece sospeso il Bon de Chauffage, così come previsto nella prima versione del bilancio regionale della Giunta Spelgatti. La nuova maggioranza ha affossato in aula l’emendamento di Lega e Mouv’ per ripristinarlo.

“Questa maggioranza non è traballante  – scandisce in aula il Presidente della Regione, Antonio Fosson, raccogliendo le aperture di Lega e Mouv’ – ma attiva, con la voglia di confrontarci e portare avanti il cammino intrapreso”

A bocciare la finanziaria sono i gruppi del M5S e di Impegno Civico che lamentano la “scarsa disponibilità al dialogo e all’accoglimento delle proposte della minoranza”.

Il bilancio regionale pareggia nell’importo complessivo (compresi i residui differiti, il Fondo pluriennale vincolato, le contabilità speciali e le partite di giro) di 1 miliardo 470 milioni di euro per il 2019, 1 miliardo 394 milioni per il 2020 e 1 miliardo 897 milioni per il 2021.

Per la tutela della salute è previsto uno stanziamento di 267,9 milioni di euro pari al 22% del totale. All’istruzione e diritto allo studio sono assegnati 189,2 milioni. L’ambito dei servizi istituzionali generali e di gestione presenta un importo complessivo di 142,5 milioni; alle relazioni con le altre autonomie territoriali locali sono assegnati 102,6 milioni. 
Per i comuni sono stati confermati trasferimenti senza vincolo di destinazione per 87,5 milioni per ciascun anno del triennio. Alle politiche sociali e famiglia sono assegnati 86,2 milioni; sono compresi gli interventi per l’infanzia, per 11,8 milioni, per la disabilità per 38 milioni, per gli anziani per 27,2 milioni, per i soggetti a rischio di esclusione sociale per 3,1 milioni e per le famiglie per 3,2 milioni.

In mattinata era arrivato invece il via libera – 18 voti a favore, tre contrari e 14 astensioni – al Documento di economia e finanza regionale-DEFR per il triennio 2019-2021.
Sul nuovo testo del DEFR emendato dalla seconda Commissione, sono stati depositati in Aula 13 emendamenti dei Consiglieri Bertin e Minelli (IC) e 1 del M5S.
Dei tredici emendamenti, ne sono stati approvati tre. Il primo, approvato con 25 voti a favore e 10 astensioni (Lega VdA e Mouv’), riguarda gli incentivi di natura urbanistica per la riqualificazione di fabbricati e di aziende turistici, affinché dalla riconversione di fabbricati attualmente vincolati da destinazione alberghiera sia esclusa la loro trasformazione in seconde case. Il secondo, approvato all’unanimità così come modificato su proposta dell’Assessore Bertschy, riguarda il Programma strategico di interventi per l’infrastruttura ferroviaria ed è volto a giungere nel primo semestre del 2019 al dibattito in Aula consiliare e alla sua approvazione definitiva. Il terzo, anch’esso approvato all’unanimità, prevede l’affidamento per la progettazione definitiva dell’elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta entro il primo semestre 2019. Anche l’emendamento del M5S è stato approvato all’unanimità e riguarda la Compagnia valdostana delle acque al fine di garantire assoluta priorità nello sfruttamento delle acque agli usi umani, agricoli-zootecnici e ambientali, rispetto a quelli idroelettrici e nell’allocazione di investimenti alle opere di prevenzione del degrado ambientale in conseguenza del cambiamento climatico.

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