Il consiglio comunale si “incaglia” sulla cittadinanza onoraria a Benito Mussolini

Un dibattito di oltre quattro ore ha impegnato per due pomeriggi l’assemblea civica del capoluogo regionale. Al centro della discussione la richiesta di revocare l’onorificenza concessa al duce nel 1924.
Un momento del consiglio comunale
Politica

Anche i morti hanno la cittadinanza, ecco la notizia. Un dibattito di oltre quattro ore che ha impegnato per due pomeriggi il consiglio comunale di Aosta. “Revocare o non revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini?”, questo è il problema secondo i consiglieri di Aosta. Il dibattito è scaturito in seguito ad una mozione presentata dal gruppo di Aostaviva che proponeva la “Revoca alla cittadinanza onoraria al cav. Mussolini”. L’onorificenza era stata concessa al duce nel 1924, dall’allora commissario prefettizio. La proposta è sbarcata nell’assemblea aostana dopo che già la città di Firenze aveva adottato un provvedimento del genere.

Le posizioni erano e sono rimaste contrastanti. Il sindaco, Guido Grimod, la ritiene una mozione “poco significativa. E’ difficile trovare una verità nella storia. Visto che il consigliere Bionaz – ha proseguito il primo cittadino – ha tirato in ballo il sindaco, gli chiedo come mai, secondo lui, i sindaci che si sono susseguiti dal dopoguerra ad oggi (molti di sinistra), non abbiano mai adottato tale provvedimento”. Giovanni Girardini ritiene che l’argomento sia stato strumentalizzato da tutti: “Ieri ero sconcertato nel sentire tanta scorrettezza, da ambo le parti”. A turbare un “bondiano” Girardini è anche il “Mancato rispetto di Berlusconi, il nostro Primo Ministro”. Dal canto suo Davide Bionaz traccia un parallelo tra Mussolini e Berlusconi e dice: “A Berlusconi non torcerei un dito, perché lui non l’ha mai torto a nessuno. Sarebbe meglio darla a lui la cittadinanza, non ha ucciso nessuno, è solo andato a letto con qualche velina”. La discussione è proseguita a lungo. Ha fatto peggio il comunismo o il fascismo? E così via. Nessuna sorpresa al momento della votazione: 18 gli astenuti, 7 i voti favorevoli (Aostaviva, Verdi e Rifondazione) e 3 i voti contrari. “La maggioranza ha respinto, facendo quadrato – scrivono in un comunicato stampa i consiglieri di Aosta Viva – questa mozione che secondo noi cancellava una vergogna per tutti gli antifascisti della nostra Città”.

Il consiglio ha poi proseguito i lavori con gli altri punti all’ordine del giorno. E’ stato affronato anche il tema della metropolitana sotteranea, progetto ventilato in consiglio regionale. “Il comune di Aosta deve esprimersi in modo netto – he detto Mario Vietti – contro questo progetto, anche lo studio di fattibilità è uno spreco di soldi”.

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