Dal Senato è arrivato il “sì” definitivo al Ddl Montagna. L’approvazione, a maggioranza, ieri sera – 10 settembre – poco prima delle 20.
Una terza lettura – dopo le approvazioni nell’ottobre 2024 e nel luglio 2025 –, per un Disegno di legge che mette sul piatto circa 200 milioni di euro l’anno, per il periodo 2025/27, a favore dei Comuni montani per attuare misure a favore della sanità (40 milioni), dell’istruzione (20 milioni) e di una serie di interventi a sostegno dell’agricoltura, dei servizi digitali, della mobilità, del turismo, e di contrasto dello spopolamento.
Spelgatti (Lega): “Un passo storico”

“Con l’approvazione definitiva al Senato della legge per la montagna, l’Italia compie un passo storico verso il riconoscimento del valore strategico delle nostre terre alte. Un provvedimento che la Lega ha fortemente voluto e sostenuto e che esprime anche una definizione chiara di cosa sia montagna in Italia, andando a colmare un vuoto normativo”.
A scriverlo, in una nota, è la senatrice Nicoletta Spelgatti, che aggiunge: “C’è poi una norma rivoluzionaria per il territorio della Valle d’Aosta: responsabilizziamo chi si avventura sui percorsi escursionistici come succede in altri Paesi, sollevando amministratori, presidenti di consorzio e proprietari dal rischio di essere denunciati in caso di infortunio. Una battaglia storica che sancisce un principio: chi si avventura in montagna deve sapere di non essere né in un parco divertimenti né su di una ciclabile di città, per cui, una volta debitamente avvertito, si assume il rischio che andare in montagna comporta”.
Non solo: “Ci sono poi norme importanti in materia di grandi carnivori – aggiunge Spelgatti –: è prevista la definizione annuale di un tasso di prelievi per il mantenimento degli habitat naturali e l’abbattimento su base regionale del lupo che non vada a pregiudicare l’ecosistema ma che comunque consenta di gestire la questione in maniera adeguata”.
“La Lega ha dunque mantenuto in pieno la promessa fatta agli elettori e ai territori: come sempre dalle parole ai fatti – chiude la senatrice valdostana –. Ringraziamo il ministro Calderoli per la determinazione e la competenza dimostrata nel portare a termine questo progetto ambizioso. L’Italia è più forte quando le sue montagne sono vive e popolate”.
Manes (UV): “Un primo importante passo avanti”

Anche dalla Camera, c’è soddisfazione, come dimostra il deputato valdostano Franco Manes, che parla di “un iter lungo e fortemente voluto dal ministro Calderoli”.
“Facile in questo momento fare proclami e retorica e soprattutto non me ne vogliano i vari soggetti politici locali dato che siamo in campagna elettorale in Valle d’Aosta, ma credo che sia un primo importante passo in avanti. In sinergia con il Governo regionale, insieme alla Senatrice Spelgatti e al sottoscritto, abbiamo lavorato in entrambe le camere per migliorare il testo”.
E aggiunge: “Personalmente, insieme ai colleghi delle minoranze linguistiche abbiamo cercato di portate a casa dei risultati, anche condividendo e sottoscrivendo vari emendamenti trasversali oltre che presentare puntualmente le nostre iniziative. In seconda lettura alla Camera dei Deputati il lavoro è stato importante e ho trovato nella relatrice, l’onorevole Cattoi, un valido supporto, come con la collega al Senato. Diciamolo: il popolo delle terre alte trova sempre il modo di unirsi nell’interesse dei territori anche se le ideologie e i ‘credo’ ci dividono sul piano politico. Spero solo che il dl trovi attuazione e non finisca nel dimenticatoio come la legge Realacci sulla montagna. Servono comunque più risorse”.
Rini (Forza Italia): “Un traguardo storico per i nostri territori”

“L’approvazione definitiva al Senato del Disegno di Legge sulla Montagna rappresenta un traguardo storico per i nostri territori. Si tratta di un provvedimento atteso da anni, che finalmente riconosce alla montagna un ruolo centrale nello sviluppo del Paese, rafforzando strumenti e misure a sostegno delle comunità che vivono e lavorano in queste aree”.
A dichiararlo è Emily Rini, responsabile nazionale del Dipartimento per le Politiche della Montagna di Forza Italia, che aggiunge: “Desidero ringraziare il vicepresidente del Consiglio dei Ministri e ministro degli Esteri Antonio Tajani per il suo impegno costante e determinato a favore delle tematiche relative alla montagna. Grazie al suo sostegno politico e alla sensibilità del Governo, oltre alla grande collaborazione fornita dalle categorie e dagli operatori professionali che abbiamo incontrato nell’ultimo anno e mezzo di lavoro sul testo, ora possiamo guardare con più fiducia al futuro dei nostri territori, che da oggi hanno finalmente una legge costruita attorno alle loro esigenze e di concerto con le comunità locali, nella certezza che verranno garantite risorse, servizi e opportunità per contrastare lo spopolamento e valorizzare le nostre eccellenze”.
“Per Forza Italia – conclude Rini – la montagna non è una realtà marginale, ma una risorsa strategica per l’Italia intera, da Nord a Sud. Continueremo a lavorare, insieme ai territori e alle istituzioni, affinché questo percorso trovi attuazione concreta e porti benefici reali a famiglie, imprese e lavoratori”.
Caveri (Uv): “Risorse ancora insufficienti, ma la strada è quella giusta”

In una nota, l’Union Valdôtaine “segnala come elemento positivo l’approvazione della nuova legge sulla montagna da parte del Parlamento italiano, tema da sempre seguito negli anni dal Mouvement e dai suoi eletti”. Leone rampante che “ringrazia la maggioranza regionale e la Giunta regionale a trazione unionista che hanno saputo, attraverso il dialogo istituzionale, valorizzare le istanze dei territori di montagna“, e che “ricorda anche l’attività svolta in questi anni dall’assessore Luciano Caveri, che è capofila della materia ‘montagna’ per tutte le Regioni italiane nell’ambito della conferenza delle Regioni e segue da decenni la materia sia in Italia che a livello europeo”.
Nella stessa nota, è proprio Caveri a spiegare: “È stata un’azione corale di cui sono stato portavoce con il Governo e il Parlamento, migliorando il testo base e aggiungendo temi migliorativi della vecchia legislazione in vigore. Importante sarà la nuova perimetrazione che eviterà che si consideri, con spreco di risorse, quanto montagna non è, come avvenuto purtroppo in passato. Le risorse sono ancora insufficienti per coprire tutte le necessità, ma la strada è quella giusta”.