Per Coldiretti VdA l’approvazione del Ddl Montagna è “un passo fondamentale”

“Chiediamo che le risorse arrivino subito nei territori, premiando chi lavora ogni giorno in condizioni difficili per produrre cibo di qualità, salvaguardare la biodiversità e offrire servizi ai cittadini e ai turisti", dicono Alessia Gontier ed Elio Gasco, presidente e direttore di Coldiretti VdA.
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Coldiretti “accoglie con favore l’approvazione definitiva in Senato del disegno di legge per il riconoscimento e la valorizzazione delle zone montane, un atto normativo che segna un ritorno di attenzione politica verso le Terre Alte, con interventi che spaziano dalla sanità alla scuola, dalla mobilità alla connettività, fino al sostegno delle attività agro-silvo-pastorali”.

A scriverlo, in una nota, è la Confederazione stessa il cui presidente nazionale, Ettore Prandini, aggiunge: “È un segnale atteso dai nostri allevatori e agricoltori: la legge riconosce finalmente il valore strategico delle attività che mantengono vivi pascoli, boschi e borghi, presidiano il territorio e prevengono il dissesto”.

Il provvedimento mette in campo 200 milioni di euro l’anno per il triennio 2025/27, attraverso il Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (il cosiddetto Fosmit) da destinare a interventi in agricoltura, servizi pubblici, turismo, infrastrutture digitali e fisiche, oltre a incentivi per contrastare lo spopolamento e sostenere chi lavora in condizioni difficili.

“La legge riconosce il ruolo fondamentale degli agricoltori nella salvaguardia dell’ambiente e nella gestione sostenibile delle risorse naturali, a partire dai boschi e dai pascoli. L’agricoltura di montagna diventa così un pilastro per uno sviluppo equilibrato, in grado di coniugare sostenibilità ambientale, presidio del territorio e rilancio economico”, dicono ancora ad Coldiretti.

Soddisfazione anche dalle nostre latitudini: “Questo disegno di legge rappresenta un passo fondamentale per una regione interamente alpina come la Valle d’Aosta – dichiarano congiuntamente la presidente di Coldiretti Valle d’Aosta Alessia Gontier ed il direttore Elio Gasco –. Riconoscere e promuovere il ruolo degli agricoltori e degli allevatori di montagna significa sostenere un modello di sviluppo territoriale che tutela l’ambiente, le tradizioni e l’identità culturale delle nostre comunità”.

“Sarà ora decisivo che i provvedimenti di attuazione della legge sostengano concretamente l’agricoltura e l’allevamento di montagna, rafforzando le indennità compensative, tutelando prati e pascoli, sostenendo filiere lattiero-casearie e carni DOP/IGP, favorendo il ricambio generazionale e assicurando servizi essenziali e connettività. Centrale anche la semplificazione, con procedure rapide e coordinate tra Stato, Regioni e Comuni montani”, dicono ancora Gontier e Gasco.

Con un richiesta: “Chiediamo che le risorse arrivino subito nei territori, premiando chi lavora ogni giorno in condizioni difficili per produrre cibo di qualità, salvaguardare la biodiversità e offrire servizi ai cittadini e ai turisti – chiudono i vertici locali di Coldiretti -. Le risorse previste devono ora essere concretamente tradotte in misure capaci di valorizzare il lavoro nelle Terre Alte, combattere lo spopolamento e garantire servizi essenziali a chi abita e lavora in montagna ogni giorno”.

Il Ddl Montagna è legge, via libera definitivo al Senato

11 settembre 2025

Trekking escursioni camminate montagna Ollomont

Dal Senato è arrivato il “sì” definitivo al Ddl Montagna. L’approvazione, a maggioranza, ieri sera – 10 settembre – poco prima delle 20.

Una terza lettura – dopo le approvazioni nell’ottobre 2024 e nel luglio 2025 –, per un Disegno di legge che mette sul piatto circa 200 milioni di euro l’anno, per il periodo 2025/27, a favore dei Comuni montani per attuare misure a favore della sanità (40 milioni), dell’istruzione (20 milioni) e di una serie di interventi a sostegno dell’agricoltura, dei servizi digitali, della mobilità, del turismo, e di contrasto dello spopolamento.

Spelgatti (Lega): “Un passo storico”

La senatrice Nicoletta Spelgatti con il ministro Calderoli
La senatrice Nicoletta Spelgatti con il ministro Calderoli

“Con l’approvazione definitiva al Senato della legge per la montagna, l’Italia compie un passo storico verso il riconoscimento del valore strategico delle nostre terre alte. Un provvedimento che la Lega ha fortemente voluto e sostenuto e che esprime anche una definizione chiara di cosa sia montagna in Italia, andando a colmare un vuoto normativo”.

A scriverlo, in una nota, è la senatrice Nicoletta Spelgatti, che aggiunge: “C’è poi una norma rivoluzionaria per il territorio della Valle d’Aosta: responsabilizziamo chi si avventura sui percorsi escursionistici come succede in altri Paesi, sollevando amministratori, presidenti di consorzio e proprietari dal rischio di essere denunciati in caso di infortunio. Una battaglia storica che sancisce un principio: chi si avventura in montagna deve sapere di non essere né in un parco divertimenti né su di una ciclabile di città, per cui, una volta debitamente avvertito, si assume il rischio che andare in montagna comporta”.

Non solo: “Ci sono poi norme importanti in materia di grandi carnivori – aggiunge Spelgatti –: è prevista la definizione annuale di un tasso di prelievi per il mantenimento degli habitat naturali e l’abbattimento su base regionale del lupo che non vada a pregiudicare l’ecosistema ma che comunque consenta di gestire la questione in maniera adeguata”.

“La Lega ha dunque mantenuto in pieno la promessa fatta agli elettori e ai territori: come sempre dalle parole ai fatti – chiude la senatrice valdostana –. Ringraziamo il ministro Calderoli per la determinazione e la competenza dimostrata nel portare a termine questo progetto ambizioso. L’Italia è più forte quando le sue montagne sono vive e popolate”.

Manes (UV): “Un primo importante passo avanti”

Il deputato Franco Manes con la relatrice, onorevole Vanessa Cattoi, ed il ministro Roberto Calderoli
Il deputato Franco Manes con la relatrice, onorevole Vanessa Cattoi, ed il ministro Roberto Calderoli

Anche dalla Camera, c’è soddisfazione, come dimostra il deputato valdostano Franco Manes, che parla di “un iter lungo e fortemente voluto dal ministro Calderoli”.

“Facile in questo momento fare proclami e retorica e soprattutto non me ne vogliano i vari soggetti politici locali dato che siamo in campagna elettorale in Valle d’Aosta, ma credo che sia un primo importante passo in avanti. In sinergia con il Governo regionale, insieme alla Senatrice Spelgatti e al sottoscritto, abbiamo lavorato in entrambe le camere per migliorare il testo”.

E aggiunge: “Personalmente, insieme ai colleghi delle minoranze linguistiche abbiamo cercato di portate a casa dei risultati, anche condividendo e sottoscrivendo vari emendamenti trasversali oltre che presentare puntualmente le nostre iniziative. In seconda lettura alla Camera dei Deputati il lavoro è stato importante e ho trovato nella relatrice, l’onorevole Cattoi, un valido supporto, come con la collega al Senato. Diciamolo: il popolo delle terre alte trova sempre il modo di unirsi nell’interesse dei territori anche se le ideologie e i ‘credo’ ci dividono sul piano politico. Spero solo che il dl trovi attuazione e non finisca nel dimenticatoio come la legge Realacci sulla montagna. Servono comunque più risorse”.

Rini (Forza Italia): “Un traguardo storico per i nostri territori”

Referundum confermativo
Referundum confermativo – Emily Rini –

“L’approvazione definitiva al Senato del Disegno di Legge sulla Montagna rappresenta un traguardo storico per i nostri territori. Si tratta di un provvedimento atteso da anni, che finalmente riconosce alla montagna un ruolo centrale nello sviluppo del Paese, rafforzando strumenti e misure a sostegno delle comunità che vivono e lavorano in queste aree”.

A dichiararlo è Emily Rini, responsabile nazionale del Dipartimento per le Politiche della Montagna di Forza Italia, che aggiunge: “Desidero ringraziare il vicepresidente del Consiglio dei Ministri e ministro degli Esteri Antonio Tajani per il suo impegno costante e determinato a favore delle tematiche relative alla montagna. Grazie al suo sostegno politico e alla sensibilità del Governo, oltre alla grande collaborazione fornita dalle categorie e dagli operatori professionali che abbiamo incontrato nell’ultimo anno e mezzo di lavoro sul testo, ora possiamo guardare con più fiducia al futuro dei nostri territori, che da oggi hanno finalmente una legge costruita attorno alle loro esigenze e di concerto con le comunità locali, nella certezza che verranno garantite risorse, servizi e opportunità per contrastare lo spopolamento e valorizzare le nostre eccellenze”.

“Per Forza Italia – conclude Rini – la montagna non è una realtà marginale, ma una risorsa strategica per l’Italia intera, da Nord a Sud. Continueremo a lavorare, insieme ai territori e alle istituzioni, affinché questo percorso trovi attuazione concreta e porti benefici reali a famiglie, imprese e lavoratori”.

Caveri (Uv): “Risorse ancora insufficienti, ma la strada è quella giusta”

Luciano Caveri
Luciano Caveri

In una nota, l’Union Valdôtaine “segnala come elemento positivo l’approvazione della nuova legge sulla montagna da parte del Parlamento italiano, tema da sempre seguito negli anni dal Mouvement e dai suoi eletti”. Leone rampante che “ringrazia la maggioranza regionale e la Giunta regionale a trazione unionista che hanno saputo, attraverso il dialogo istituzionale, valorizzare le istanze dei territori di montagna“, e che “ricorda anche l’attività svolta in questi anni dall’assessore Luciano Caveri, che è capofila della materia ‘montagna’ per tutte le Regioni italiane nell’ambito della conferenza delle Regioni e segue da decenni la materia sia in Italia che a livello europeo”.

Nella stessa nota, è proprio Caveri a spiegare: “È stata un’azione corale di cui sono stato portavoce con il Governo e il Parlamento, migliorando il testo base e aggiungendo temi migliorativi della vecchia legislazione in vigore. Importante sarà la nuova perimetrazione che eviterà che si consideri, con spreco di risorse, quanto montagna non è, come avvenuto purtroppo in passato. Le risorse sono ancora insufficienti per coprire tutte le necessità, ma la strada è quella giusta”.

Coldiretti: Un’opportunità concreta per le aree alpine

Coldiretti accoglie con favore l’approvazione definitiva in Senato del disegno di legge.
“È un segnale atteso dai nostri allevatori e agricoltori: la legge riconosce finalmente il valore strategico delle attività che mantengono vivi pascoli, boschi e borghi, presidiano il territorio e prevengono il dissesto”, afferma il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini.

“Questo disegno di legge rappresenta un passo fondamentale per una regione interamente alpina come la Valle d’Aosta – dichiarano congiuntamente la presidente di coldiretti Valle d’Aosta Alessia Gontier e il direttore Elio Gasco –. Riconoscere e promuovere il ruolo degli agricoltori e degli allevatori di montagna significa sostenere un modello di sviluppo territoriale che tutela l’ambiente, le tradizioni e l’identità culturale delle nostre comunità”.

“Sarà ora decisivo che i provvedimenti di attuazione della legge sostengano concretamente l’agricoltura e l’allevamento di montagna, rafforzando le indennità compensative, tutelando prati e pascoli, sostenendo filiere lattiero-casearie e carni DOP/IGP, favorendo il ricambio generazionale e assicurando servizi essenziali e connettività. Centrale anche la semplificazione, con procedure rapide e coordinate tra Stato, Regioni e Comuni montani.” continuano Gontier e Gasco, “Chiediamo che le risorse arrivino subito nei territori, premiando chi lavora ogni giorno in condizioni difficili per produrre cibo di qualità, salvaguardare la biodiversità e offrire servizi ai cittadini e ai turisti. Le risorse previste devono ora essere concretamente tradotte in misure capaci di valorizzare il lavoro nelle Terre Alte, combattere lo spopolamento e garantire servizi essenziali a chi abita e lavora in montagna ogni giorno”.

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