Il M5S Vda respinge i corteggiatori dell’ultimo minuto. “Si torni alle urne”

I grillini ieri sera si sono riuniti ribadendo di non voler appoggiare "nessuna maggioranza nonostante alcuni contatti dell'ultimo minuto" e di non essere disponibili "a nessuna trattativa volta a far proseguire questa legislatura".
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Politica

Dopo una corte serrata, per qualcuno al limite dello stalking, il M5S Vda risponde “picche” ai suoi nuovi spasimanti. E così, chi è intenzionato a proseguire la legislatura, dovrà rivolgere altrove le proprie attenzioni.

I grillini ieri sera si sono riuniti ribadendo di non voler appoggiare “nessuna maggioranza nonostante alcuni contatti dell’ultimo minuto” e di non essere disponibili “a nessuna trattativa volta a far proseguire questa legislatura”.

Anche il M5S Vda, così come l’Uv il giorno prima, chiede nuove elezioni.

“E’ evidente  – si legge nella nota del M5S Vda – che la nostra regione sia colpita da fatti gravissimi che hanno anche coinvolto alcuni esponenti politici; inchieste come Geenna ed Egomnia potrebbero essere solo la punta dell’iceberg di un sistema del quale non conosciamo ancora l’entità. Inoltre, il Comune di Saint Pierre è stato sciolto per ‘ndrangheta. Bisogna ridare dignità alla nostra regione e alle nostre istituzioni e il rinnovo del Consiglio Regionale va in questa direzione”.

Nei contatti serrati delle ultime ore, al M5S Vda erano arrivate proposte da parte dell’ex maggioranza sui punti cari ai grillini. C’è chi ad esempio ha messo sul tavolo la possibilità di versare 200/300 euro al mese al fondo povertà, chi si è detto disposto a parlare della non candidabilità dei condannati.

I requisiti grillini evidenzia oggi il portavoce Luigi Vesan – fra gli altri  nessuna nuova discarica e importazione di rifiuti, l’elezione diretta del presidente con ballottaggio, la meritocrazia nelle nomine delle partecipate e una CVA interamente pubblica  – “non sono merce di trattativa”.

Ad Alliance Valdotaine, Stella Alpina servono almeno altri due voti per arrivare a 18, dando però per scontata, cosa tutt’altro che certa, la partecipazione alla nuova compagine di governo di Rete Civica, Claudio Restano e Emily Rini. Il tempo però è tiranno. Venerdì 14 febbraio, senza il palesarsi di un nuovo governo, arriverà lo scioglimento del Consiglio Valle, con il conseguente ritorno alle urne.

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