Il ministro Balduzzi raffredda l’entusiasmo sul progetto per l’Ospedale

Oggi, sabato 18 febbraio, vertice in Regione con tutti gli attori direttamente coinvolti. Il ministro: Qui come altrove è necessario porre una grande attenzione alla sostenibilità economica delle opere”.
Il ministro Balduzzi con Rollandin
Politica

“Abbiamo chiesto al ministro di analizzare il progetto perché siamo interessati a presentare una richiesta di finanziamento per realizzare l’opera”. Esordisce così il presidente della Regione, Augusto Rollandin, al termine dell’incontro con il ministro della Sanità Renato Balduzzi giunto ad Aosta per un vertice proprio sul nuovo progetto per l’ampliamento dell’ospedale Umberto Parini. Presenti tutti i soggetti direttamente coinvolti: l’assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali Albert Lanièce, il senatore Antonio Fosson, il Direttore generale dell’Usl, Stefania Riccardi, il capo progetto per l’Ospedale Umberto Parini, Paolo Felli, della società Cspe srl di Firenze, e l’amministratore della società Coup srl, Paolo Giunti.

“Un progetto un po’ diverso da quello che conoscevo” ammette il ministro “ma sono certo che si saprà condividere questa idea come nella tradizione valdostana con le forze sociali e culturali. E’ un progetto ambizioso per quanto riguarda l’impatto finanziario, anche se in questo momento non è definito. Qui come altrove è necessario porre una grande attenzione alla sostenibilità economica delle opere”.

Pur non entrando nel merito del progetto, dunque, il ministro non ha rinunciato a raffreddare l’entusiasmo dei suoi interlocutori. “In questo periodo dico spesso che se in passato si potevano progettare desideri o sogni – aggiunge Balduzzi – pensando che i conti sarebbero stati fatti dopo, io credo che oggi l’atteggiamento debba essere di fare i conti subito”. Si muove sul filo della diplomazia parlando di fronte al plastico del progetto che molti, fra partiti e sindacati, vorrebbero conoscere meglio.

Sull’impatto che la struttura potrebbe avere nel contesto cittadino il ministro sottolinea che “il Mauriziano ha una centralità che non si riscontra in altre città di analoghe dimensioni e questo crea il solito problema: quanto deve essere ingombrante un ospedale e questo come si intrecci con il vissuto urbano. Ma devo dire che questi aspetti sono ben presenti ai progettisti”.

Poi la nota dolente dei finanziamenti. “Abbiamo fatto dei conti su tutte le realtà regionali – dice Balduzzi – per quanto riguarda l’edilizia sanitaria e la Valle d’Aosta ha già una quota significativa: su 42milioni di risorse assegnate sono disponibili ancora 12milioni. A questo si può aggiungere qualcosa a seguito dell’iniziativa del Governo Monti per riaprire il capitolo degli investimenti in sanità. In generale dico a tutti di fare programmazioni modulari in modo tale che se non dovesse esserci tutta quella libertà nel medio e nel lungo periodo non si perda nulla. Sono cero che non è questo il caso, ma il consiglio è sempre di non fare cattedrali nel deserto”.

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