Il Pd sui precari forestali: “La Regione ci ripensi, occupazione a rischio”

Dopo le infuocate assemblee della scorsa settimana, in attesa dell’incontro di Rollandin con i sindacati, Donzel avverte: “E’ inimmaginabile, con le risorse che ha ancora a disposizione il bilancio regionale, che a pagare siano soprattutto i più deboli”.
Immagine di archivio - Manifestazione degli operai idraulico-forestali
Politica, Società

Un passo indietro, o quanto meno un ripensamento. E’ quanto chiede il Pd al Presidente Rollandin, in merito alla nuova organizzazione del lavoro, per quanto riguarda i cantieri forestali che la Regione istituirà per il 2012.

Nella nuova prospettiva i lavori saranno appaltati a imprese artigiane che sulla base della clausola di garanzia sociale, inserita nella finanziaria regionale, dovranno attingere all’elenco dei lavoratori selezionati quest’anno dalla Società di Servizi.

“In linea di principio l’idea coinvolgere anche i privati nel settore della forestazione è interessante – ha spiegato Raimondo Donzel – ma resta il fatto che con i meccanismi di applicazione dell’IVA e del giusto profitto dell’impresa e con i grossi problemi di gestione burocratica del sistema degli appalti, verranno fortemente diminuite le possibilità di impiego in un settore dove molti lavoratori si stanno avvicinando alla pensione e, in caso di esternalizzazione totale, sia le donne sia gli invalidi sia i lavoratori anziani avrebbero grosse difficoltà a ricollocarsi sul mercato”.

Per questo motivo il Pd chiede “soluzioni alternative finalizzate alla ricollocazione di questi lavoratori: è inimmaginabile, con le risorse che ha ancora a disposizione il bilancio regionale, che a pagare il prezzo della crisi siano soprattutto i più deboli”.

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