Un disegno di legge costituzionale per introdurre nello Statuto speciale della Valle d’Aosta il principio dell’intesa. A presentarlo è il senatore Albert Lanièce, vicepresidente del Gruppo per le Autonomie.
“Uno dei motivi per cui si sono arenati diversi tentativi di revisione dello Statuto – spiega Lanièce – è che nel processo di modifica Stato e Regione non hanno pari dignità. Con le riforme costituzionali del 2005 e del 2016, mai entrate in vigore a seguito dell’esito non favorevole dei rispettivi referendum confermativi, si provava a superare questo limite".
La riforma del 2005, targata centrodestra, introduceva in Costituzione il principio della intesa, per cui l’eventuale proposta di Riforma dello Statuto, così come approvato in prima deliberazione dalle Camere, doveva essere ratificato dal consiglio regionale. L'ultima riforma, del Governo Renzi, prevedeva invece una non entrata in vigore delle modifiche al Titolo V per le Province e le Regioni a Statuto Speciale, fino alla revisione dei rispettivi statuti sulla base di intese coi medesimi soggetti interessati.
"In sostanza quasi tutte le forze politiche hanno già riconosciuto con le loro riforme l’importanza del percorso paritario. – sottolinea in una nota Lanièce – E il mio auspicio è che anche questo Parlamento possa fare passi concreti in questa direzione".
Il disegno di legge presentato riprende la formulazione del 2006, agendo direttamente sullo statuto di autonomia della Valle d’Aosta, in quanto la modifica dell’articolo 116 della Costituzione richiederebbe comunque un conseguente adeguamento dello stesso Statuto.
"Il principio dell’intesa – conclude Lanièce – sarebbe un’ulteriore garanzia per la nostra autonomia, soprattutto uno strumento per rendere il nostro Statuto sempre al passo coi tempi”.