“Un bilancio largamente positivo, sia pur con la necessaria attenzione verso la possibilità di fare meglio”. E’ il commento, “a caldo”, del viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, sugli incontri istituzionali avuti nella mattinata di oggi, venerdì 11 luglio, alla casa circondariale di Brissogne e al palazzo di giustizia di Aosta.
Brissogne: popolazione di detenuti non semplice
Parlando con i giornalisti a margine di una conferenza convocata all’inizio del pomeriggio nella sede aostana di Forze Italia, il rappresentante del governo ha detto, relativamente al carcere, di aver trovato a Brissogne “una Direttrice severa, ma aperta, che fa del trattamento nei confronti dei detenuti un punto di riferimento importante”.
E poi, “una Polizia penitenziaria attenta a prevenire sia il fenomeno dello sdegno, sia quello della depressione, che sono i due fenomeni che provocano in carcere tanti problemi”. Per il viceministro è comunque possibile fare di più: “è necessario introdurre le docce nei bagni, pur separati dalle celle, e garantire l’acqua calda che oggi non è garantita”.
Ancora, occorre “migliorare alcune strutture interne, però c’è un problema di personale che non è proprio al top dal punto di vista della percentuale”. Tuttavia, “nonostante la popolazione di detenuti sia una popolazione difficile, la Direttrice, con il Provveditore e con il Comandante della Polizia penitenziaria sono in condizioni di garantire un servizio che trovo in linea con l’articolo 27 della Costituzione”.
Quanto alla carenza di organico della Polizia penitenziaria, Sisto ha sottolineato che “il Ministero ha posto in essere il più importante piano assunzionale degli ultimi vent’anni”. Inoltre, “c’è stato anche un intervento dal punto di vista economico per quanto riguarda il trattamento”. In sostanza, “anche qui gli sforzi sono i massimi possibili, pure se sono convinto che si possa fare ovviamente di più, ma questo dipende anche da un’altra serie di interventi”.

Palazzo di giustizia: accelerare su scorrimento graduatorie
Relativamente all’incontro a palazzo di giustizia, con il Presidente del Tribunale, il Procuratore della Repubblica, i magistrati e il Presidente dell’Ordine degli avvocati, l’accento è stato posto su due questioni. La prima riguarda “la stabilizzazione dei giovani dell’ufficio per il processo”. Sisto ha trovato “meritevole di approfondimento” la proposta del presidente Giuseppe Marra, quella di un “minimo garantito” in ogni ufficio giudiziario, per soddisfare la necessità che nella stabilizzazione si eviti che si creino vuoti all’interno degli uffici.
In merito, invece, al sottorganico di personale amministrativo di Tribunale e Procura, “stiamo esaminando le varie graduatorie regionali per poter stabilire quali possano essere idonee” allo scorrimento previsto dalla convenzione del Ministero con la Regione. “Bisogna dare un’accelerata”, ha detto il viceministro Sisto, per “coprire i vuoti che indubbiamente rasentano la crisi”.
Le riforme? “Stiamo scrivendo quella della Corte dei Conti”
La presenza in Valle del rappresentante del governo è stata anche l’occasione per toccare alcuni temi di attualità nazionale. “La separazione delle carriere (tra giudicanti e requirenti, ndr.) è un vantaggio – ha esclamato Sisto – che non decideremo né noi, né il Parlamento, né l’Associazione nazionale Magistrati, né i magistrati, ma un referendum confermativo che il popolo sovrano deciderà. Se queste norme entreranno in Costituzione, il merito sarà soltanto di chi andrà a votare il referendum”.
Sempre in tema di riforme, “stiamo scrivendo quella della Corte dei Conti, perché non se ne può più di un Paese in cui non si ha mai la certezza di essere assolti. Assolto in sede penale, ti arriva poi la Corte dei conti. Il Paese delle garanzie diventa il Paese della dispersione del danno. Con questa riforma stiamo ripristinando un po’ di ordine, il giudizio contabile sarà un giudizio ragionevole”.

Rini: “siamo alternativa alla sinistra che governa”
Per Emily Rini, coordinatrice degli azzurri in Valle d’Aosta, la visita del viceministro Sisto voleva essere una “testimonianza concreta di cosa vorremmo per la politica, anche in Valle”. Le parole chiave della campagna elettorale alle porte, per Forza Italia, saranno “essere credibili, concreti, seri, umili”. Obiettivo, “far vedere che anche in Valle d’Aosta esiste un’alternativa alle forze della sinistra che governano il Comune e la Regione”.
Rini ha poi riferito il fatto, emerso oggi, che il prossimo Comitato di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia, organizzato nell’ambito del Trattato del Quirinale, si svolgerà ad Aosta. Lo ha definito un “regalo immenso” del ministro degli affari esteri Antonio Tajani e ha osservato che “forse la Regione non si rende conto di quanto possa essere importante questo per dare delle risposte”.
Parlando dell’annunciata alleanza con “Renaissance Valdôtaine”, per le comunali nel capoluogo regionale, Rini ha detto di ritenere che “questo progetto politico ci darà grandi soddisfazioni”, anche perché “per noi l’autonomia è un valore, non qualcosa che va sbandierato, ma qualcosa che va esercitato”. Corinne Margueret, responsabile del dipartimento giustizia del partito in Valle, ha quindi preannunciato, per i prossimi mesi, un evento sui temi al centro delle riforme.