Impianti pubblicitari, il Comune di Aosta a caccia di un gestore

Dopo la rescissione del contratto con Babele Srl., che deve al Comune oltre 81mila euro, l'amministrazione cerca altre strade: la cessione degli impianti a ditte terze interessate o la sostituzione di quelli rimossi da piazza Caduti dei Lager Nazisti.
Politica

Dopo aver battuto diverse strade la querelle tra il Comune di Aosta e la ditta Babele Srl. potrebbe avviarsi verso la sua conclusione, nonostante le tempistiche non siano certe.
L’amministrazione del Capoluogo infatti ha definito stamane in delibera gli indirizzi e le procedure da adottare in seguito alla risoluzione contrattuale con la ditta Babele, debitrice nei confronti del Comune per 81mila 922,91 euro, soldi mai arrivati nelle casse pubbliche.

La delibera si basa su una valutazione tecnico/economica degli impianti di affissione di Babele Srl da parte degli Uffici comunali, che aprirà la strada a due soluzioni: mantenere gli impianti pubblicitari affidandoli tramite avviso pubblico a ditte terze interessate alla gestione, oppure utilizzarli come impianti di affissione diretta in sostituzione di quelli rimossi da piazza Caduti nei Lager Nazisti a causa dei lavori dovuti al parcheggio dell’Ospedale.

“L’obiettivo – spiega Carlo Marzi, assessore comunale alle Finanze – è quello di perdere meno tempo possibile per risolvere una situazione triste per tutti, cercando di capire come gestire questi impianti di affissione, se attraverso Aps o attraverso alcune ditte nazionali importanti che hanno dimostrato interesse”. Obiettivo non secondario quello di evitare spese superflue: “O il Comune rimuove quegli impianti a sue spese addebitando poi il tutto a Babele, dalla quale già non siamo riusciti ad aver indietro i soldi che ci deve – aggiunge Marzi –, oppure cercavamo una soluzione alternativa tentando di mantenerli e affidandoli in concessione diretta ad altre ditte interessate”. 

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