In Consiglio Fédération autonomiste si sposta tra PdL e Stella Alpina

Il coordinatore di FA motiva lo spostamento di poltrona in aula con la necessità di intessere rapporti di dialogo con il Popolo delle Libertà. Scambio di battute in Consiglio regionale e riflessioni aperte sul significato politico del gesto.
La nuova postazione del Consigliere La Torre ( a sx)
Politica
Ha attirato subito le attenzioni della sala stampa e di alcuni consiglieri regionali lo spostamento di poltrona del capogruppo di Fédération Autonomiste Leonardo La Torre che da questa mattina ha cambiato posto nell’aula del Consiglio regionale. La nuova collocazione lo vede infatti tra il gruppo del Popolo delle Libertà e quello di Stella Alpina, mentre in precedenza il capogruppo di FA trovava posto tra il gruppo di Renouveau Valdotain e UV. In mattinata la trasmigrazione era apparsa curiosa ma non se ne era fatta parola in aula, mentre in realtà nei corridoi si è parlato subito del possibile significato politico del gesto del segretario regionale di FA. A rendere ufficiale questo passaggio è stata la ripresa della seduta consiliare del pomeriggio quando il Presidente del Consiglio regionale Albert Cerise ha informato ufficiamente l’assemblea della nuova postazione di La Torre.
 
Ha colto subito la palla al balzo il consigliere regionale di Vallée d’Aoste Vive Robert Louvin: “di solito le trasmigrazioni hanno qualche significato di natura politica – ha commentato il consigliere – E’ consuetudine che se ne dia conto. Questo spostamento repentino ci fa presagire un atteggiamento e comportamento politico di natura diversa o qualche rapporto affettivo con l’emicerchio opposto. Vorremmo poter condividere i motivi della sua scelta proprio all’indomani del confronto elettorale dove c’è stato un grosso avvicinamento tra il centro-destra, l’Uv e le forze autonomiste”.

Non ne abbiano i colleghi Bertin e Maquignaz se mi sono allontanato – ha  spiegato La Torre in risposta – Credo solo che il ruolo che mi compete mi deve poter vedere protagonista all’interno di quest’aula anche all’interno di un dialogo più ampio. La sinistra opera in modo che a volte è difficile capire. Penso sia necessario essere chiari anche attraverso un lavoro amministrativo che mi vedrà dialogare ora con il capogruppo del Popolo delle Libertà. Non c’è niente di male, prima mi trovavo in un ruolo un po’ marginale. Credo che la mia competenza politica debba essere inserita in un posto dal quale io possa intessere un dialogo con altre forze politiche”.

Pronta la replica di Louvin: ”Ci sono gesti in politica che hanno un significato. Questo è uno di quelli. Prendiamo atto di questo ruolo di pioniere che sta svolgendo La Torre, per altro non nuovo in quella sponda, dato che fu uno dei promotori di Forza Italia ai suoi albori. Assistiamo forse ad un ritorno di fiamma. E’ dunque da sottolineare la rilevanza politica del gesto che va nella direzione opposta a quella auspicata di vedere nascere delle nuove sensibilità tra le forze autonomiste verso il fronte progressista”.
Nel frattempo tra i corridoi c'è chi anticipa che prossimamente si assisterà a qualche altra richiesta di questo genere. 

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