Incendio di Aymavilles, nove le richieste di risarcimento danni

L'istruttoria è in corso e non è inficiata dalle indagini in corso. Entro maggio i risarcimenti.
Incendio Boschivo Aymavilles
Politica

L’inchiesta in corso sull’incendio di Aymavilles non influirà sulle domande di risarcimento. A rassicurare ieri i proprietari delle case danneggiate dal rogo è stato ieri il Presidente della Regione Renzo Testolin, rispondendo a due question time dei gruppi Lega e Forza Italia VdA.

Testolin ha ricordato il decreto di stato di calamità del 21 luglio 2023 e la successiva cessazione del 10 agosto. “Faccio presente che la data di emanazione del decreto di cessazione riveste una particolare rilevanza per quanto concerne l’aspetto risarcitorio, in quanto dalla data stessa decorrono i 90 giorni di tempo per la richiesta dei contributi da parte di chi ha subito danni. Tale tempistica ha permesso ai vari proprietari di beni e di fondi interessati dall’incendio di presentare la loro domanda, completa di perizia, fino all’8 novembre 2023″.

Sono in totale nove le domande arrivate, “alcune di queste molto articolate, poiché riguardano fabbricati, alcuni peraltro abitati al momento dell’incendio”. Gli uffici sono ora impegnati nell’istruttoria che dovrà concludersi entro il 6 maggio 2024.

Sull’inchiesta in corso, il Presidente ha sottolineato come “per quanto, invece, attiene alle cause ed alle ragioni che hanno scatenato l’incendio al momento non si è in grado di dare alcuna risposta, le indagini sono in corso e solo gli sviluppi ci potranno fornire delle risposte in merito”. Stesso dicasi per le eventuali responsabilità. “Non si possono su questioni come questa dare delle interpretazioni politiche, ma bisogna stare ai fatti, i chiarimenti arriveranno dalle indagini in corso.”

Parole che però non hanno convinto Andrea Manfrin e Pierluigi Marquis. “Viste le competenze prefettizie del Presidente avremmo voluto avere maggiori informazioni rispetto a quanto emerso sui giornali, perché le accuse lanciate sono gravissime. Il Presidente dà un orizzonte che termina a maggio per dare risposte alle richieste di risarcimento, ossia dieci mesi dopo l’incendio. Le chiedo di mettersi nei panni di chi ha perso la casa e di cercare di velocizzare le procedure.” E il capogruppo di Forza Italia VdA: “Non ci aspettavamo che fosse fatta completa chiarezza sul caso, ma ci aspettavamo di più. Pensavamo che la dinamica ricostruita dalle strutture competenti potesse essere messa a disposizione dell’Aula”.

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