Dopo il sì dell’Uv all’ingresso in maggioranza del Pdl arrivano le prime reazioni politiche. Il Pd parla di ribaltone e chiede elezioni anticipate.
“Di fronte alle gravi emergenze regionali nel settore del lavoro e dei trasporti – scrive in una nota il Pd – a soluzioni pasticciate per i lavori precari e forestali, a difficoltà nell’accesso all’occupazione per i giovani, a mancanza di regole trasparenti per l’assunzione nelle società partecipate regionali, all’abbandono dell’attenzione per le politiche agricole (in particolare per la zootecnia), al ridursi dei benefici per tutti connessi all’autonomia speciale – come il non mettere a disposizione del Bon Chauffage tutte le entrare relative alle accise dei carburanti, sottraendo ai cittadini 15 milioni di euro – e più in generale di fronte alla grave crisi del sistema economico valdostano, il partito di maggioranza della Valle d’Aosta mette in scena una rappresentazione sbiadita della vecchia politica tanto contestata dallo stesso movimento quando il teatrino si svolge a Roma.”
Secondo il segretario Raimondo Donzel: “Emerge con evidenza il fallimento del progetto politico che ha vinto le elezioni regionali del 2008 e che non è stato in grado di riproporsi alle comunali del 2010. Il PDL diventa una stampella indispensabile per mantenere in piedi numericamente un governo regionale in affanno. E’ molto grave che questo avvenga in totale spregio della legge elettorale e che si configuri di fatto come un ribaltone politico che non ha il coraggio di restituire agli elettori il diritto di decidere chi li governa.”.