31 emendamenti approvati, 14 ordini del giorno accolti (di cui 8 di Uvp e 3 di Alpe) sui 32 presentati. Il Governo regionale ha aperto alle proposte delle minoranza e si porta a casa, per il secondo anno consecutivo, l’astensione del gruppo Uvp alla finanziaria regionale ma anche un giudizio non così negativo da parte del Galletto, seppur si è espresso con un voto contrario (voto negativo anche per il M5S). Dopo quattro giorni di discussione la finanziaria 2016 diventa legge.
La spesa ammissibile passa dai 997 ai 941 milioni di euro. Al netto delle partite di giro il documento pareggia a 1223 milioni per il 2016, nel 2015 era di 1265. Le entrate, al netto del recupero dell’extragettito Imu di 37 milioni di euro, sono pari a 1.186 milioni di cui l’89,11% di spesa corrente e il 10,89% di investimenti.
“C’è stato, rispetto al passato un salto di qualità importante – ha detto in chiusura Rollandin – attraverso gli emendamenti e gli ordini del giorno sono state portate all’attenzione del Governo delle proposte, tutti hanno contribuito ad un dibattito per capire cosa si vuole fare e come lo si vuole fare. C’è stato un atteggiamento costruttivo e non più di chiusura”.
Soddisfazione da parte dei capigruppo Uv e Stella Alpina, Joel Farcoz e Pierluigi Marquis per l’approvazione di una serie di ordini del giorno sulla sburocratizzazione o di attenzione alle fasce più deboli. “E’ un bilancio che noi abbiamo definito emergenziale ma che malgrado la contrazione delle risorse attraverso i numerosi contributi, a nostro parere, guarda avanti e non si piange addosso” ha evidenziato Jean – Pierre Guichardaz del Pd.
Parole di soddisfazione sono arrivate anche dalla minoranza. “In aula abbiamo trovato risposte politiche, in diversi casi anche convergenza sulle idee, come per la zona franca. Ma gli impegni assunti con l’approvazione degli ordini del giorno non devono restare parole e marcheremo stretto per veder raggiunti gli obiettivi che ci siamo posti” ha detto Luigi Bertschy di Uvp annunciando l’astensione.
“Il nostro giudizio finale è meno severo nella forma ma più nel merito, un bilancio che cerca di tamponare, che cerca in qualche scelta strategica di dare delle risposte, un bilancio che ci vede particolarmente soddisfatti nell’aver visto accolte proposte che reputiamo importanti” il commento di Albert Chatrian di Alpe.