La maggioranza chiede tempo per analizzare il documento programmatico dell’opposizione

"Noi riteniamo che c’è ancora spazio per le trattative, il dialogo e il dibattito per sbloccare questa situazione di stallo" ha detto Stefano Borrello di Stella Alpina. La Torre: "Il cambiamento può passare anche attraverso un azzeramento".
Politica

La minoranza presenta il suo documento e dai banchi della maggioranza, come prevedibile, si chiede tempo per analizzarlo.

“Un documento aperto ma non a togliere ma a mettere” dice Luigi Bertschy di Uvp nel presentare il “Progetto per la Valle d’Aosta che vogliamo”. “Questo documento – ha detto il capogruppo Uvp – ha una semplice premessa: chiudere con questo sistema, con questo metodo di lavoro dell’uomo solo al comando.”.

Accanto alle dimissioni della Giunta, “abusiva” in aula arriva anche l’invito al Presidente Rini a fare un passo indietro "Considerato che le risoluzioni vengono approvate dal Consiglio ma non vengono applicate – ha sottolineato la Capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli – la Presidente del Consiglio dovrebbe trarre le conclusioni, rifiutare il ruolo di passacarte e dare lei, per prima, il buon esempio, sarebbe un gesto apprezzato dai cittadini".

Morelli ha chiesto quindi a Rollandin un atto di responsabilità. “Non è con le larghe intese che si può venire fuori da questa situazione di crisi ma è solo con un atto di responsabilità del Presidente della Regione che si potrà far ripartire il dibattito su basi paritarie e civili, ma il Presidente Rollandin deve fare un passo indietro".

No a ribaltoni o a larghe intese anche da Stefano Ferrero. “In questo documento c’è la primavera della Valle d’Aosta e non l’inverno. C’è tutto il programma del M5S. Nessun ribaltone, nessuna pugnalata alle spalle, noi gli schiaffoni ve li diamo in faccia direttamente come meritate. L’obiettivo è cambiare le regole del gioco e non solo chi le gestisce. La pratica Rollandin per noi è già chiusa, fatevene una ragione”.

Elezioni anticipate come ultima ratio per tutta la minoranza. “E’ irresponsabile il Presidente Rollandin che spinge verso le elezioni anticipate – incalza Raimondo Donzel del Pd-Sinistra Vda – ma anche gli assessori che silenziosamente gli stanno accanto e che vanno in giro a dire che vogliono dimettersi ma il Presidente non glielo lascia fare. “ Un no al ritorno alle urne anche dalla maggioranza. “Questa regione ha bisogno di governabilità. Non immaginiamo che le elezioni invocate da tanti e desiderate da pochi possano essere la soluzione per questa regione” ha detto l’ex Capogruppo Uv, Ego Perron.

E il Capogruppo di Stella Alpina, Stefano Borrello: “Se falliamo è giusto andare ad elezioni e dare voce ai cittadini con tutti i danni che ne conseguiranno. Noi riteniamo che c’è ancora spazio per le trattative, il dialogo e il dibattito per sbloccare questa situazione di stallo. Ce lo chiede la gente e le associazioni di categoria. Un’assunzione di responsabilità a 360 gradi che dobbiamo dimostrare a tutta la comunità.

Annunciato e atteso è arrivato anche l’intervento, lungo ma all’insegna del politichese, di Leonardo La Torre. Il 18esimo consigliere Uv rientrato in aula dopo aver disertato le ultime sedute ha iniziato incensandosi. “Sono consapevole di aver detto e fatto cose significative nel quadro politico”. Poi l’appello ai colleghi di maggioranza: “Riflettete sulla necessità di avviare un cambiamento che richieda una fase di reciprocità reciproca che può passare anche attraverso un azzeramento, un nuovo corso che si può intraprendere.”

Infine dai banchi della maggioranza ha preso la parola anche il vicecapogruppo Uv Claudio Restano.  “Questo documento può essere una proposta ma anche una provocazione, poco importa. L’importante sono i contenuti e non il titolo. Noi dobbiamo confrontarci e la maggioranza analizzerà con serietà e in maniera approfondita il documento".
 

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