La maggioranza salva, per il momento, l’Assessore Marguerettaz. Respinta la risoluzione

La minoranza ha presentato una risoluzione che chiedeva le dimissioni dell'Assessore. La maggioranza boccia l'iniziativa e rimanda la riflessione sull'operato di Marguerettaz a dopo il bilancio
Aurelio Marguerettaz
Politica

Dopo aver approvato la legge di iniziativa popolare sulla ferrovia la minoranza lancia il treno in corsa contro l’Assessore regionale ai trasporti Aurelio Marguerettaz ma non riesce però a travolgerlo. La risoluzione viene respinta con 24 voti contrari, sette favorevoli e un astenuto, il consigliere Leonardo La Torre. Proprio quest’ultimo, assieme ai capigruppo di Uvp e Stella Alpina rimanda la discussione sull'operato dell'Assessore in seno alla stessa maggioranza.

 “Voglio essere franco e esprimere un voto di opinione perché oggi non si  vuole cercare un voto politico, anche se in questo consiglio ci sono abbastanza sensibilità per accompagnarla alle dimissioni” ha detto La Torre, entrato in rotta di collisione con Marguerettaz dopo aver abbandonato la guida di Expo.

“L’Assessore non è più rappresentativo, il suo più che un assessorato al turismo è diventato un assessorato al contenzioso. Una riflessione sull’Assessore va fatta magari dopo il bilancio" ha chiesto La Torre. "Se oggi ci fosse un treno Aosta-Lione le pagherei volentieri un biglietto Aosta-Bosses per mandarla su a Bosses”.

A chiedere una verifica in maggioranza per l’Assessore Marguerettaz è stato anche Luigi Bertschy. “Per portare avanti la legge sulla ferrovia bisogna cambiare marcia” ha detto il capogruppo di Uvp “ma non con una risoluzione perché i luoghi e i tempi per la maggioranza, per parlare di programmi e persone, non sono questi e saremmo pazzi a farlo a pochi giorni dal bilancio”.

Più soft la critica di Stella Alpina, con il capogruppo Pierluigi Marquis: “La riflessione che va fatta è sulla fine di un modello che ha portato a gestire la Valle d’Aosta in un certo modo, oggi è richiesta una progettualità diversa, bisogna guardare ad una prospettiva più ampia, occorre un approccio più organico alle materie, c’è la necessità di avere un rapporto diverso con la gente, più partecipato.”

La risoluzione della minoranza puntava il dito contro l’Assessore per la scelta di acquistare i bimodali, la mancata legge di coordinamento del settore turistico, l’organizzazione del 4k, la situazione dell’aeroporto e ancora il trasporto pubblico locale. Ma è soprattutto la legge di iniziativa popolare a “sconfessare – secondo i gruppi di opposizione –  l’azione politica dell’Assessore”.

A difendere l’operato di Marguerettaz è stato il Presidente della Regione, Rollandin che ha chiamato in causa tutta la Giunta: “Il lavoro che viene fatto dagli assessori è condiviso dal Governo regionale. Credo che ci siano tutti i motivi per dire che l’azione dell’Assessore si è sviluppata con la dovuta attenzione, poi i risultati sono collettivi.  Tutte le azioni fatte sono state coordinate, tutti dobbiamo assumerci le responsabilità di quanto fatto”.

Il Presidente della Regione ha poi lanciato un messaggio alla sua maggioranza: “Questo è un atto politico, l’altro giorno è stato fatto per Perron, oggi per l’Assessore, domani sarà per qualcun altro, come dobbiamo interpretare tutto questo?”.

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