La maggioranza uscente si spacca a Chatillon e la sfida diventa a tre

La prima, "Per Châtillon", candida a sindaco il consigliere uscente Antonio Di Giuseppe mentre "Châtillon - Le présent et l'avenir" candida Henri Calza. Infine "Autonomie Communale" ripresenta il sindaco uscente Giuseppe Moro
I tre candidati sindaci di Chatillon: Antonio Di Giuseppe, Henry Calza e Giuseppe Moro
Politica

La maggioranza uscente si è spaccata, e a Châtillon presenta addirittura tre liste: la prima, "Per Châtillon", candida a sindaco il consigliere uscente Antonio Di Giuseppe e a vice Andrea Messelod; "Châtillon – Le présent et l'avenir" candida Henri Calza e Giovanni Gorret e due assessori uscenti; "Autonomie Communale" ripresenta il sindaco uscente Giuseppe Moro, affiancato da Livio Perron.

"Vogliamo partire dal rilancio turistico e commerciale del paese – dice Antonio Di Giuseppe lanciando l'idea di un 'paese dell'arte', con un percorso turistico per le scuole nelle aree del paese che naturalmente sono predisposte a questo, come l'area delle forge e della vecchia fonderia. Pensiamo poi ad un eco-museo, e al recupero della zona dell'orrido, con una serie di negozietti e botteghe artigianali, in modo da rivitalizzare l'area con l'aiuto e la partecipazione dei privati". Di Giuseppe punta sui grandi eventi per "far parlare nuovamente di Châtillon" e vuole riportare "una grande squadra di calcio in ritiro estivo, magari la Juventus". Per il rilancio industriale e artigianale, Di Giuseppe parla di "riorganizzare e frazionare gli spazi dell'ex Tecdis, per poterli riutilizzare per l'imprenditoria locale".

Henri Calza punta su due linee guida: "Le manutenzioni ordinarie, per le quali dobbiamo recepire i suggerimenti dei cittadini, e gli interventi e le opere strategiche per il rilancio del paese, che è in grossa crisi e fortemente degradato". Calza parte dai piccoli interventi, "per rendere Châtillon più pulito e appetibile", alla realizzazione della piazza centrale per creare luogo di aggregazione, "perché in paese non c'è una sola area verde per i bambini e non ci sono punti di ritrovo per ragazzi e adulti", alle grandi opere come il recupero degli edifici ex industriali del centro, al progetto del golf: "Lo riteniamo un investimento strategico per incrementare il turismo. Deve essere un intervento di ottimo livello, che riteniamo prioritario". Turisticamente, Châtillon è "il paese meglio servito dalle reti stradali e ferroviare della Valle, e nonostante le potenzialità enormi, con tre castelli e la Valtournenche a due passi, l'apporto turistico è pari a zero".

"Ci poniamo in continuità con quanto realizzato nella passata legislatura
– spiega il sindaco Giuseppe Moro nella quale abbiamo avviato interventi importanti, pur ritrovandoci in una situazione di bilancio grave e non potendo lavorare al meglio". Moro parla della nuova piazza principale del paese, che sorgerà dopo l'abbattimento delle scuole elementari e che "non dovrà essere una spianata, ma un centro di aggregazione grazie agli edifici che vi si affacciano e che la animeranno". In questi cinque anni di amministrazione, la giunta uscente "ha sempre avuto difficoltà nell'accedere ai finanziamenti regionali e ha dovuto combattere per realizzare ogni singolo progetto". Sul progetto del golf, già avanzato dalle amministrazioni precedenti, Moro ha le idee chiare: "Senza l'intervento pubblico della Regione o del Comune, il golf è un intervento non sostenibile perché nell'area di Les Iles e Ussel il campo dovrebbe stare chiuso almeno quattro mesi all'anno. Ma la Regione non crede nel progetto, quindi bisogna puntare su altre iniziative". "Respingiamo le critiche della seconda lista, composta da persone che hanno amministrato con noi fino a pochi giorni fa".

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