Ieri il nostro gruppo consiliare con l’astensione sulle modifiche allo Statuto comunale che ha contribuito alla bocciatura del provvedimento. Probabilmente nel motivare la nostra posizione non mi sono espresso con la dovuta chiarezza e colgo, quindi, l’occasione per illustrare (spero con migliori risultati) la nostra posizione.
Innanzitutto il Consiglio comunale di Aosta non ha la potestà di decidere il numero dei componenti dell’Assemblea; non abbiamo quindi votato contro la riduzione del numero dei consiglieri (o delle poltrone, come vengono normalmente ed impropriamente definite dalla stampa).
Poi, per quel che riguarda l’incompatibilità tra assessore e consigliere, nel settembre dello scorso anno il nostro gruppo fu promotore di una proposta di modifica delle Statuto comunale per eliminare tale incompatibilità. Tralascio le motivazioni che furono a suo tempo ben illustrate dagli organi di informazione.
A gennaio 2015 il Consiglio regionale ha approvato (con il solo voto contrario dei grillini) una legge elettorale per i comuni che stabilisce l’obbligo per gli assessori di ogni Consiglio comunale di essere anche consiglieri.
Bene direte voi: quello chiedevate e quello avete ottenuto. C’è però, ed è questa la ragione della nostra astensione, una indebita interferenza del Consiglio regionale nella libera determinazione del Consiglio comunale che è il solo titolare di ogni modifica del proprio Statuto. La nostra critica è quindi rivolta a tutti coloro che ad ogni piè sospinto predicano di federalismo e di autonomia comunale e che poi, alla prova dei fatti, si comportano come i deprecati centralisti."
Mario vietti