La Severino a Courmayeur per chiudere il convegno su Corruzione e Riciclaggio

A far luce sulla disciplina dei reati di corruzione e concussione sono state personalità di spicco quali Luigi Orsi, procuratore della Repubblica di Milano, Luigi Giampaolino, presidente della corte dei conti e Paola Severino, Ministro della giustizia
Politica

“Corruzione e riciclaggio ostacolano l’allocazione delle risorse, scoraggiano gli investimenti, riducono le potenzialità produttive del Paese” . Cosi il Ministro della Giustizia Paola Severino intervenuta oggi a Courmayeur al convegno su “Riciclaggio e corruzione: prevenzione e controllo fra fonti interne e internazionali”, promosso dal Centro nazionale di prevenzione e difesa sociale e dalla Fondazione Courmayeur, in collaborazione con la fondazione CRT. A tirare le fila della due giorni di convegno è stato proprio il guardasigilli Paola Severino che ha sottolineato come “occorrano sistemi di tutela omogenei per combattere efficacemente il fenomeno”.

L’argomento del convegno è quest’anno oltremodo attuale e scottante, dati i lavori parlamentari in corso per l’approvazione del ddl anticorruzione che prevede molte novità di rilievo a partire dai nuovi reati di corruzione, concussione e di traffico di influenze illecite e la relativa incandidabilità dei condannati.

Punti cardine della nuova disciplina sono: la fusione tra disciplina nazionale e internazionale, avuto riguardo della natura sempre più transnazionale di reati di questo genere, assieme al rapporto tra prevenzione dell’illecito, che passa attraverso informazione, trasparenza e comunicabilità e repressione tramite sanzioni proporzionate, credibili ed efficaci. Altro punto saliente, evidenziato dal procuratore della Repubblica Luigi Orsi, è la necessità di intervenire sulla disciplina di prescrizione dei reati in esame con riguardo al fatto che si tratta di fenomeni che emergono da indagini di natura finanziaria o da intercettazioni occasionali, spesso dopo parecchio tempo dalla commissione dell’illecito.

Secondo la Severino “La struttura fondamentale dell’assetto dei delitti contro la Pubblica Amministrazione è sana e forte. Si tratta di svecchiarla prendendo atto di nuove fenomenologie e armonizzando il sistema delle sanzioni.” L’ambizioso obiettivo finale è quello di “fermare l’enorme fiume di denaro sporco che percorre non solo l’Italia, non solo l’Europa ma tutto il mondo.” Gli obiettivi dell’attuale Governo sono ragionevolmente circoscritti in ragione della sua durata limitata, questo non esclude ma anzi pone le basi per la raggiungibilità di più ampi obiettivi in futuro.

“ I risultati positivi passano dal confronto accademico, da posizioni difficili e dal coraggio di portarle avanti”, queste le parole conclusive dell’intervento del Ministro che ha più volte sottolineato l’importanza e la portata evocativa della due giorni di convegno soprattutto per via del suo carattere multidisciplinare.
 

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