“La Valle d’Aosta come Trento e Bolzano deve poter istituire propri tributi locali”

Uvp porterà nel prossimo consiglio regionale la proposta di dare piena attuazione all'articolo 12 dello Statuto della Regione Valle d’Aosta. “Il faut réagir” dice Laurent Viérin.
Politica

Dopo il progetto della Costituente Uvp riprova a creare un fronte comune per difendere l’autonomia valdostana. La nuova proposta politica, che verrà portata nel prossimo consiglio del 4 e 5 novembre, riguarda l’articolo 12 dello Statuto della Regione Valle d’Aosta.
Per dare piena applicazione alla norma, relativa all’autonomia impositiva, Uvp propone di andare a modificare l’articolo 9 della legge di stabilità 2011 (Nda dove è contenuta la revisione dell’ordinamento finanziario regionale) prevedendo per la nostra regione la possibilità di disciplinare i tributi locali comunali istituiti con legge statale, anche in deroga alla medesima legge, e di definire le modalità di riscossione con possibilità di individuare modalità di gestione accentrata delle entrate.

“Il faut réagir” dice Laurent Viérin “E’ arrivata l’ora di passare all’azione di fronte ad un’autonomia sempre più calpestata”.
La proposta politica che, nel prossimo consiglio, assumerà le sembianze di una mozione o risoluzione, si accompagna ad altre iniziative di “lutte valdôtaine”. In particolare verrà riproposta la mozione di solidarietà alla Catalogna ma soprattutto Uvp chiederà alla Regione di diventare proprietaria delle autostrade valdostane, acquisendo le quote azionarie di Rav e Sav.

“Ci rivolgiamo in primis ad Alpe ma anche all’Uv, non importa se quella classica, o quella 2.0, vogliamo mettere alla prova chi governa e si professa autonomista” continua Viérin.

I progressisti portano dati di raffronto fra le autonomie del Nord. “Nella finanziaria 2013 avevamo già ricordato che Trento e Bolzano andavano più veloci di noi rispetto alla fiscalità, sono infatti riusciti a riorganizzarsi dando vita a tributi interni propri, noi invece siamo fermi” sottolinea Luigi Bertchy di Uvp.

Viene così citato l’esempio di Trento e dell’accordo sulla finanza locale siglato con il Governo con l’obiettivo di garantire a regime un livello di incidenza della spesa non inferiore al 25% sul totale del bilancio. “Noi siamo al 10%” sottolinea Elso Gerandin che ricorda ancora come Trento abbia introdotto, al posto di Imu e Tasi, l’imposta immobiliare semplice, l’Imis.

“Noi non crediamo che il destino della Valle d’Aosta sia segnato. Il sistema per rilanciare la nostra regione dipenderà – conclude Gerandin –  da quanto saremo in grado di fare ritornare in tema di fiscalità.”

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