La Valle d’Aosta non avrà un proprio rappresentante a Bruxelles

La legge elettorale sull'elezione al Parlamente Ue infatti non verrà cambiata almeno per questa tornata elettorale. Critico il deputato Roberto Nicco.
Roberto Nicco
Politica

La Valle d'Aosta non avrà, almeno per questa tornata elettorale, un proprio rappresentante al Parlamento europeo.
Una delegazione politica valdostana, della quale faceva parte il deputato valdostano Roberto Nicco ha incontrato giovedì 18 dicembre scorso il Presidente della Camera, Gianfranco Fini il quale ha riferito che la legge per il Parlamento ue non verrà modificata.

"Si conferma così che la maggioranza di centro-destra – si legge in una nota del deputato Roberto Nicco –  non intende riconoscere alla Valle d'Aosta, in quanto Regione, il diritto ad una propria autonoma rappresentanza nel Parlamento europeo.
E' un fatto politicamente molto grave."

"Ricordo  – aggiunge Nicco – che nella precedente legislatura la I Commissione della Camera aveva definito un testo base unificato, che ridisegnava le circoscrizioni elettorali assicurando a tutte le Regioni almeno un rappresentante, e che in questa legislatura la componente delle minoranze linguistiche ha fatto propria e ripresentato quella proposta.  Mi auguro che il Governo regionale ed il Consiglio della Valle sappiano efficacemente ed unitariamente reagire, anche in occasione della preannunciata visita del Presidente Fini in Valle d'Aosta."

A rispondere alla accuse di Nicco è il consigliere del Pdl valdostano, Alberto Zucchi "Non si può strumentalizzare in questo modo questa vicenda" e ancora "Le regole per l'elezione dell'europarlamentare italiano è questione legata a un accordo a livello nazionale tra i grandi partiti. Se l'accordo non si trova, le cose non possono cambiare".

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