“L’accordo sulle grandi opere è un pacco vuoto con il fiocco”

Prove di dialogo fra Partito Democratico e Alpe. L’occasione è offerta da una conferenza stampa organizzata congiuntamente dalle due forze politiche sull’intesa siglata a Roma fra Berlusconi e Rollandin sulle grandi opere.
Conferenza stampa Alpe e Pd
Politica

"L'accordo sulle grandi opere, siglato venerdì scorso dal presidente della Regione Rollandin e dal premier Berlusconi, è un pacco vuoto con il fiocco che serve solo a distogliere l'attenzione dei valdostani dai veri problemi della Regione". E' questa la tesi di fondo che oggi, giovedì 15 luglio, i consiglieri del Partito Democratico e Alpe hanno voluto illustrare congiuntamente ai giornalisti, quasi una prova di dialogo fra due forze politiche che si sono confrontate duramente nel corso delle ultime elezioni comunali.

"Sotto il vestito non c'è nulla" – accusa Albert Chatrian, dell'Alpe. "L'accordo quadro firmato a Roma – precisa – prevede che il Governo debba reperire le risorse per la realizzazione della funivia del Monte Bianco, pari a oltre 140milioni di euro. Ma la manovra di assestamento approvata oggi in Consiglio regionale stanzia oltre 40milioni di euro per la stessa opera. Ma allora chi mette i soldi?".

"Né ospedale, né metrò, né la riconversione della Testafochi hanno stanziamenti concreti. Quella che doveva essere la politica delle grandi opere si è già trasformata in interventi di piccolo cabotaggio" prosegue Raimondo Donzel, del Partito Democratico. Fra le grandi opere rientra anche il collegamento ferroviario fra Aosta e Martigny, ma come conferma Pino Cerise, Alpe, "già nel 2000 la confederazione elvetica si era espressa contro e non esiste nemmeno uno studio di fattibilità".

Per le due forze di centro sinistra, il punto che spiega tutto è l'accordo che unisce le forze autonomiste, e Union Valdotaine in testa – e il Popolo della Libertà. "Manovra e federalismo fiscale – dice Gianni Rigo del PD – stanno invece sottraendo risorse alla Valle. Ci racconteranno che stiamo facendo sacrifici per salvare l'economia del Paese, ma in cambio abbiamo avuto le grandi opere. Però sono progetti che non esistono perché non ci sono i soldi".

Sulla, possibile, ritrovata intesa fra PD e Alpe, i consiglieri regionali delle due forze politiche non si sbilanciano, ma non smentiscono. "Non abbiamo consultato le segreterie per questa conferenza stampa" dice Patrizia Morelli, Alpe. "Ci sono momenti in cui i partiti che hanno valori comuni possono offrire interpretazioni comuni sui problemi della Valle d'Aosta", aggiunge Gianni Rigo. Braccia tese anche da Giuseppe Cerise: "Il PD continua ad essere il nostro interlocutore privilegiato".

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte