“L’agricoltura di montagna è innanzitutto un presidio di cittadinanza”

E' arrivato questa mattina intorno alle 10 ad Aosta il Ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina. Prima di presenziare alla scuola per la democrazia il Ministro si è fermato a rispondere ad alcune domande dei giornalisti.
Politica

“L’agricoltura di montagna non è solo un atto economico ma è innanzitutto un presidio di cittadinanza”. Così il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, arrivato questa mattina ad Aosta per prendere parte ai lavori della Scuola della Democrazia.
Accolto dai Presidenti della Regione, Augusto Rollandin, e del Consiglio, Marco Viérin, il Ministro, prima di entrare a Palazzo regionale per confrontarsi con gli amministratori locali che hanno partecipato all’edizione 2015 della "Scuola per la Democrazia", si è fermato alcuni minuti a parlare con i giornalisti, fra cui era presente una troupe delle Iene. 

“Quando abbiamo definito l’intesa sulla nuova programmazione 2014 – 2020 l’idea è stata quella di concentrare alcune risorse e strumenti a favore dell’agricoltura di montagna, penso al fatto che negli aiuti accoppiati noi premiamo in misura superiore la zootecnia di montagna rispetto a quella di pianura” ha detto Martina “Sono solo primi passi, bisogna andare avanti perché in montagna dove hai un impresa agricola, hai anche una famiglia, una realtà che tiene vivo il territorio. Certo si possono fare anche altre cose e sono qui per ascoltare le proposte che arrivano da una regione straordinaria come questa e capire come poter insieme lavorare su questo fronte”.
Il Ministro ha quindi ricordato come la prossima settimana per la Valle d’Aosta sarà “cruciale perché andrà all’approvazione a Bruxelles del Psr valdostano e quindi credo che si potrà sbloccare definitivamente l’impostazione della nuova programmazione 2014-2020”.

Sulla questione dei contributi del verde agricolo della vecchia programmazione Martina ha invece assicurato “la disponibilità totale da parte di Agea a perfezionare alcuni strumenti di valutazione tecnica con la regione per non perdere nulla della vecchia programmazione e risolvere alcuni nodi complicati che ereditiamo dal passato e fare un lavoro al servizio dell’agricoltura valdostana”. Poco dopo, nell’incontro con la Giunta regionale, il Ministro ha promesso l’apertura entro 10 giorni di un tavolo tecnico composto dai rappresentanti del Ministero, dell’Assessorato, dell’Agea e dell’Area.

Infine sul prezzo del latte il Ministro ha ricordato le ultime iniziative fatte dal Governo nei confronti di tutto il mondo agricolo come l’abolizione dell’Imu, dell’Irap agricola, l’aumento della compensazione Iva sul sistema lattiero. “Nel luglio scorso abbiamo approvato una legge per definire strumenti di contrattualistica proprio per il latte e proprio ieri abbiamo firmato il decreto per il fondo latte da 55 milioni di euro”. Martina ha però sottolineato la necessità che sia ora l’industria a muoversi. “Martedì incontriamo Assolatte, io spero che l’industria lattiera italiana si renda conto che in questo momento il livello di esasperazione in giro è tanto e serve un atto concreto presto, soprattutto sul prezzo. Spero quindi che si arrivi a definire un prezzo più utile a gestire questa situazione oggettivamente molto pesante per gli agricoltori. “

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