L’allarme di alcuni insegnanti: “Le scuole della media e bassa Valle a rischio chiusura”

Il problema nasce nel 2010 quando una delibera regionale porta da 10 a 20 il numero min. di alunni per attivare una classe prima. A St-Vincent quest'anno e anche il prossimo non ci sarà la classe 1° del Liceo Scientifico. Stessa sorte toccherà ai Geometri
Politica

Scuole superiori della media e bassa valle a rischio chiusura. E’ l’allarme lanciato da alcuni insegnanti, in particolare del Liceo Scientifico di Saint-Vincent che quest’anno non si sono visti attivare la classe prima.
Il problema nasce nel 2010 quando una delibera regionale porta da 10 a 20 il numero minimo di alunni per attivare una classe prima, mentre per le classi intermedie il numero medio non può essere inferiore a 17.

E così, nel 2010-2011 l’indirizzo di Scienze Umane di Verrès è rimasto senza classe prima mentre quest’anno è toccato al Liceo Scientifico di Saint-Vincent che, secondo i primi dati della Sovrintendenza agli studi sulle preiscrizioni, dovrebbe continuare anche per il prossimo anno scolastico a non vedersi attivata la prima. Stessa sorte a cui sembra condannata a settembre la sede dei Geometri di Saint-Vincent. Si dovrebbe salvare, invece, sul filo di lana, il liceo Scientifico di Pont-Saint-Martin con 19 preiscritti. 

“Non appena è stata deliberata questa modifica – sottolinea la Professoressa Gabriella Garavoglia del Liceo Scientifico di Saint-Vincent – come insegnanti ci siamo mossi per segnalare il grave pericolo che si stava correndo. Abbiamo avuto più incontri con i sindacati, con l’allora Assessore all’Istruzione, Laurent Viérin e la Sovrintendente, Patrizia Bongiovanni, ma il nostro appello è rimasto inascoltato”.

Nei mesi scorsi gli insegnanti sono tornati, con in mano anche una petizione firmata da numerose famiglie, a chiedere al Presidente della Regione, Augusto Rollandin, in qualità di Assessore all’Istruzione, di intervenire per “evitare lo smantellamento di un sistema scolastico ben radicato sul territorio”. Ma le risposte anche in questo caso non sono state quelle sperate.

“L’anno scorso – sottolinea Gabriella Garavoglia – ci hanno risposto di riprovare il prossimo anno e quest’anno, che non si può fare nulla. Ci rifiutiamo come insegnanti di lavorare cosi, il servizio non può essere ad intermittenza. Chi viene ora bocciato sarà costretto a cambiare sede. Cosi non può esserci qualità e serietà nella scuola, piuttosto ci dicano che vogliono costruire un polo scolastico da un’altra parte.”

Secondo i primi dati sulle preiscrizioni ad oggi sono 12 i ragazzi che hanno scelto il Liceo scientifico di Saint-Vincent. “Alcune famiglie – spiega ancora la prof.ssa Garavoglia – in questa situazione di incertezza hanno preferito mandare i propri figli ad Aosta, sopportando costi e disagi più alti. Non tutti potranno permettersi questa soluzione, soprattutto chi arriva da Champoluc o Cervinia”.

A raccogliere nel frattempo le segnalazioni dei docenti sono stati i gruppi di minoranza dei Comuni di Saint-Vincent e Châtillon che hanno chiesto con urgenza la convocazione di un consiglio comunale.
 

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