L’ampliamento dell’Ospedale di Aosta tema centrale del Consiglio comunale

E’ iniziata la maratona in Consiglio comunale per approvare l’accordo di programma con la Regione per la realizzazione di un presidio unico ospedaliero al Parini di Aosta. In mattinata i dati tecnici. Alunni delle scuole medie assistono ai lavori.
Gli alunni delle scuole medie tra i banchi dei consiglieri
Politica

E’ iniziato alle ore 9 di questa mattina, martedì 13 ottobre, il Consiglio comunale di Aosta. Un unico punto all’ordine del giorno: l’approvazione dell’accordo di programma con la Regione per l’ospedale di viale Ginevra. La discussione sarà divisa in due parti. Nella mattinata verranno illustrati i dati tecnici dagli esperti, nel pomeriggio sarà aperta la discussione. Quello di oggi è un Consiglio straordinario, non solo perché monotematico e per l’importante argomento trattato ma, anche perché tra il pubblico ci sono alcuni studenti delle scuole medie (Einaudi, St. Roch e Eugenia Martinet). 

“Non è la prima volta – ha esordito il sindaco, Guido Grimodche questa assemblea affronta il problema dell’ospedale. Oggi dobbiamo approvare l’accordo di programma. E’ un’opportunità per Aosta di avere nel cuore della città un ospedale. La gente lo vuole e lo chiede. Cerceremo di allontanare il più possibile l’accesso delle auto da viale Ginevra che diventerà una via interna all’ospedale, spostando il traffico su via Roma e via Parigi. Dallo studio emerge chiaramente che l’ampliamento è meglio rispetto alla costruzione di una nuova struttura. In questi giorni abbiamo letto sugli organi di stampa commenti non veri. Adesso la Regione ha costituito una società ad hoc per accelerare i tempi”. Il sindaco ha poi voluto ricordare come la popolazione si sia già espressa sul tema con un Referendum “ad Aosta hanno votato solo in 8 mila, di questi solo 5 mila hanno votato si”. Prima della presentazione tecnica Davide Bionaz è intervenuto “non è vero – ha detto -, non è mai stato dato a nessuno un incarico per analizzare l’opportunità o meno di un ospedale nuovo, in alternativa all’ampliamento”.

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