L’Associazione Esprì rilancia per un Europarlamentare valdostano
Si torna a parlare di un Europarlamentare per la Valle d’Aosta, tema già fortemente dibattuto in passato. A chiedere al Governo italiano di modificare la normativa vigente che stabilisce le modalità di elezione dei deputati italiani presso il Parlamento Europeo è l’Associazione Esprì.
“Attualmente, la legge 24 gennaio 1979, n. 18 (Elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia) include il territorio valdostano nella 1° circoscrizione elettorale composta da Piemonte, Lombardia, Liguria e, per l’appunto, Valle d’Aosta”, scrive l’associazione in una nota. “Tuttavia, a causa del suo basso numero di abitanti, quest’ultima rimane esclusa in termini di rappresentanza. Nonostante gli articoli 12 comma 9, 21 e 22 della legge n° 18 del 1979 prevedano meccanismi particolari che, tramite collegamenti con altre liste, potrebbero garantire a partiti o gruppi politici delle minoranze linguistiche la possibilità di ottenere degli eletti, tale enunciato non è stato fino ad oggi efficace per poter eleggere un membro valdostano al Parlamento europeo. Una questione simile è stata risolta in Belgio, dove invece la minoranza germanofona ha una circoscrizione propria che ne garantisce la rappresentanza in seno al Parlamento europeo”.
L’unico Europarlamentare valdostano è stato Luciano Caveri nel 2000.
“La proposta di Esprì mira ad introdurre un articolo di legge che permetta la rappresentanza in Europa della Valle d’Aosta – minoranza francofona – tramite l’istituzione di un apposito collegio elettorale valdostano”, conclude la nota.