La Lega Nord non ci sta, e manifesta il proprio secco ‘no’ all’utilizzo dell’ex Hotel Lanterna di Saint-Pierre come Centro di accoglienza per i migranti.
La denuncia del Carroccio valdostano, enucleato in conferenza stampa dopo un pomeriggio di raccolta firme in Place Des Franchises, ha nel mirino un obiettivo preciso: “È un atto di imposizione gravissimo da parte dello Stato – ha spiegato Nicoletta Spelgatti, capogruppo in Consiglio comunale ad Aosta – ed il fatto che decidano di prenderlo, ristrutturarlo e farne un centro profughi è un’imposizione vergognosa. Dagli attuali 166 profughi si passerebbe ad averne più di 450, una sproporzione tra numero di richiedenti asilo e la popolazione valdostana”.
Ma non solo: “Pensiamo ai giganteschi costi sanitari per la Regione – prosegue Spelgatti – o alle ricadute sul turismo. Mettere così tanti profughi nei paesini porta ad un cambio di struttura sociale, alla paura ad uscire di casa, con turisti che non vengono più, ad un deprezzamento degli immobili, senza contare che non sappiamo chi queste persone siano in realtà”.
Sulla stessa linea di pensiero Andrea Manfrin collega consigliere ad Aosta di Spelgatti: “Si parla di mettere 250 persone in un tessuto piccolo, vicino ad Aosta, facendo un torto ai nostri concittadini in difficoltà. La sola Aosta ha 60 persone in emergenza abitativa, che richiedono aiuto invano. Continuo a chiedermi come sia possibile che sia questa la priorità quando non si danno risposte sul territorio a chi ha bisogno”.
Emergenza e crisi sulla quale l’amministrazione regionale, secondo la Lega, chiude entrambi gli occhi e le orecchie. Così Alberto Zucchi punta il dito contro il Casinò: “Il Presidente della Regione ha trovato 20 milioni di euro, un mutuo con tasso fisso all’1% per Casinò. Se deve essere data attenzione ad una struttura che ha ingoiato 250 milioni di euro solo negli ultimi anni, questo rispetto e questa possibilità vanno date ai tanti artigiani, commercianti e albergatori in difficoltà e che meritano la stessa attenzione alle stesse condizioni. Chiediamo che la Banca d’Italia e la Corte dei Conti facciano i necessari approfondimenti e controlli affinché i finanziamenti dati al Casinò non diventino una ricapitalizzazione che graverà sulle spalle dei cittadini”.
Ospiti della serata leghista l’Europarlamentare Mario Borghezio ed il Presidente del COPASIR (il Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica) Giacomo Stucchi, che promette di tenere l’attenzione alta, anche sulla Valle d’Aosta: “Il COPASIR deve tenere la ‘lampadina accesa’ su tutte le situazioni poco chiare, com’è successo anche per la Valle, non solo sul crimine organizzato ma anche sull’immigrazione a cui spesso si lega terrorismo, vista l’eccessiva disponibilità delle democrazie europee ad accogliere soggetti senza fare una valutazione preventiva”.