“Cambia il nome del gruppo, non il nome dei singoli partiti, e questo cambio non ha alcuna assonanza con l’esperienza DS-Gauche Valdôtaine ma deriva da un’esigenza diversa: quella di interloquire con una parte più ampia della società civile”.
Spiega così il Segretario regionale del Partito Democratico Valle d’Aosta Raimondo Donzel la nascita della lista PD-Sinistra Vda, un soggetto politico che raccoglierà al suo interno tutte le forze di sinistra e centrosinistra in vista delle elezioni regionali del 26 maggio.
“Questa lista – prosegue Donzel – non nasce dalle riunioni delle varie segreterie ma è nata davanti ai cancelli delle fabbriche e durante le battaglie che tutte queste forze hanno combattuto assieme, e nei cui valori si sono ritrovate”.
La coalzione, che vede oltre a PD e Alpe, anche Union Valdôtaine Progressiste, Italia dei Valori e liste civiche come Sinistra per la Città e le associazioni ‘Pendolari Stanchi’ e ‘Loris Fortuna’, punta in alto, a cambiare un governo regionale definito senza mezzi termini ‘dirigistico e clientelare’: “Noi vogliamo andare al governo – chiarisce Donzel – rappresentando davvero la gente della Valle e cercando di cambiare profondamente il modo di fare politica. Non vogliamo andare al governo per costruire l’ospedale di Lanièce e Rollandin o l’università di Milanesio, che non ha alcun programma culturale, così come non vogliamo un aeroporto che vedrà atterrare aerei da 120 posti o spendere altri milioni di euro per l’area megalitica. Vogliamo andarci per motivi concreti, come un percorso per arrivare ad avere una regione a ‘Rifiuti Zero’ e per rilanciare il sistema dei trasporti pubblici, e non di certo attraverso i treni bimodali di Marguerettaz”.
Il programma, in via di elaborazione assieme ad Alpe e UVP, ha la sua base nel decalogo presentato qualche settimana fa dallo stesso PD e ne mantiene l’anima e le proposte, a partire dall’attenzione verso il mondo del lavoro: “Dopo 15 anni di promesse elettorali poi disilluse il lavoro versa ormai in una condizione terribile, con finte stabilizzazioni e concorsi. Tutte queste forze si sono unite perché una Valle d’Aosta ricca sia anche più giusta, soprattutto nella ridistribuzione di questa ricchezza”.
Una lista che è ancora un ‘work in progress’ anche per quel che riguarda i nomi dei 35 candidati alle regionali. Come spiega il consigliere regionale Gianni Rigo, infatti: “Quella di oggi è la presentazione del simbolo, non ancora della lista. Non è facile comporre una lista omogenea che va ponderata con attenzione ad esempio riguardo il rapporto numerico tra candidate e candidati e con un occhio vigile a garantire la piena rappresentazione territoriale e lo spazio alle varie estrazioni sociali dei candidati”.
“Questa – spiega Donzel – è un’intesa responsabile su un programma comune e dunque all’insegna di una collaborazione non di natura ideologica, ma basata su aspetti concreti, e che porti al potere le battaglie dei cittadini attraverso un modo di lavorare diverso e partecipativo”.
Modo di lavorare che fa prospettare diversi scenari futuri: “Qualsiasi cosa succeda il 26 maggio – conclude Rigo – è certo che cambieranno i rapporti di forza in Consiglio regionale, e noi saremo già un passo avanti perché stiamo facendo già adesso un percorso di cambiamento per coinvolgere di più, per una piena trasparenza, e che sarà un bene per la politica”.