L’Union dà il ‘ben servito’ al Partito democratico e cerca un sindaco donna “alla Polverini”

I tre rappresentanti della coalizione del centro autonomista hanno comunicato al segretario del PD che per le prossime elezioni amministrative di Aosta Union, Fédération e Stella alpina cercheranno un accordo con PdL e Lega.
Da destra Raimondo Donzel Carmela Fontana e Marino Guglielminotti Gaiet
Politica

Alle orecchie di Raimondo Donzel l'incontro avvenuto oggi, mercoledì 7 aprile, con Ego Perron, Leonardo La Torre e Francesco Salzone ha risuonato come un ‘ben servito'. Durante la seduta del Consiglio regionale i tre rappresentanti della coalizione del centro autonomista hanno comunicato al segretario del Partito Democratico che per le prossime elezioni amministrative di Aosta Union, Fédération e Stella alpina cercheranno un accordo con il Popolo della Libertà e Lega Nord.

Forse se lo poteva anche aspettare, ma ora Donzel non nasconde il disappunto: "Si è trattato di un incontro del tutto irrituale per un argomento così importante. Tra l'altro non c'era nemmeno il segretario della Stella alpina (Rudi Marguerettaz, ndr)". Donzel si dichiara "perplesso" per una "svolta a destra" che considera "uno sfregio per la storia della città di Aosta". "Confermo la validità del ni droite ni gauche – controbatte Ego Perron – e per usare una metafora calcistica, posso dire che manteniamo la stessa squadra, cambiando solo l'ala".

Dunque la strada è segnata: questa sera si riunisce il Conseil Fédéral dell'Union Valdotaine, domani le assemblee di Fédération autonomiste e Stella alpina. I tre segretari chiederanno ai propri organi decisionali il mandato per condurre le trattative. Tutta l'attenzione del dibattito politico però si concentra sulla figura del primo cittadino. Il dubbio è se optare per un sindaco di partito, in questo caso unionista, o in un sindaco di coalizione. Propendono per questa seconda ipotesi sia Ego Perron che Leonardo La Torre: "per questa carica nel capoluogo regionale – dice il segretario della Fédération – vedrei bene una donna, magari capace di raccogliere un consenso ampio come la Polverini a Roma. Non posso fare nomi: c'è una trattativa in corso e vedremo se la proposta verrà raccolta".

"Non abbiamo nessuna necessità di piantare una bandierina su Aosta – conferma Perron – e insisto sul concetto di un sindaco espressione di una coalizione. Non è un discorso di casacca, quanto di progetto di squadra".

E mentre l'Alpe è impegnata con le primarie di domenica prossima, durante le quali si capirà chi sarà il candidato sindaco fra Carlo Curtaz, Paolo Momigliano Levi e Mario Vietti, il Partito Democratico deve costruire il proprio quadro delle alleanze. "Vogliamo dare un governo di centro sinistra alla città – sottolinea Raimondo Donzel – e avvieremo un dialogo con Italia dei Valori e Partito socialista". Poi un messaggio agli ex alleati dell'Alpe: "Se cambiano idea rispetto alle primarie se ne può riparlare, se no è difficile che ci troviamo con un sindaco già deciso".

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