“Nella vecchia fattoria” di piazza Deffeyes se ne sentono tante, fra le mura e i corridoi. Ma è ormai nell’“aia” dei social che si consumano tutti i dissapori di una maggioranza ormai a pezzi e che, al netto delle differenze già evidenti ad inizio consiliatura, non fa neanche più finta di essere unita.
Se ieri Alpe alzava l’asticella, salutando de facto la maggioranza, in serata è stato Roberto Cognetta a dare il via alla “faida di campagna” con il “Galletto” – per restare in tema – il cui operato era già stato aspramente criticato dal consigliere in quota Mouv’.
Il suo post su Facebook “L’Oca valdostana” altro non fa che puntare dritto contro l’Assessora alla Sanità Chantal Certan, in punta di metafora agricola: “Questo uccello, nato in cattività, a seguito di numerosi incroci, è presente in un numero limitato di esemplari quindi è estremamente raro (per fortuna). Sua caratteristica principale è quella di occuparsi di qualsiasi cosa tranne che delle cose di cui si dovrebbe occupare”.
Ma non solo: “Per fare un esempio – aggiunge sardonico Cognetta – è come se un assessore alla sanità si occupasse di scuola, economia, lavoro, ambiente, partecipate regionali, grandi e piccole opere, turismo, cultura, agricoltura ovvero di qualsiasi cosa tranne, appunto, della sanità”.
Il consigliere Mouv’ vira poi verso altri lidi, quelli delle dimissioni già chieste a gran voce a Certan: “Altra caratteristica peculiare è l’attaccamento al proprio nido che difende con caparbietà e tenacia un po’ come, per fare un esempio, un assessore che, anche se contrario ad un governo, non si dimette dal proprio assessorato”.
Felice per la biodiversità della fauna valdostana, Cognetta chiude duramente: “L’Oca Valdostana non capisce che, così facendo, ci rimette esclusivamente lei in quanto le volpi ridono e aspettano solo il momento per mangiarsela. Speriamo, con affetto, che questo uccello raro non si estingua”.
L’Assessora Certan, mai citata da Cognetta, risponde un paio d’ore più tardi. Il “cortile” è sempre quello di Facebook, il post (in francese) recita: “non preoccupatevi amici miei… ci sono le oche… ma c’è di molto peggio… I Pigs o cochons sales sono peggio, molto peggio”.
E a questo punto, per restare in tema di “parodie”, come dicevano Elio e le storie tese in “Nella vecchia azienda agricola”, ormai manca solo la capra. Quella espiatoria.