La querelle sul Neos Park, il sistema di pagamento elettronico dei parcheggi, è sbarcata in Consiglio comunale. All’apertura dei lavori dell’assemblea è Gianpaolo Fedi, Alpe, a chiederne conto durante il Questione Time: “L’Apparecchio offre sì un vantaggio per il cittadino – ha spiegato – ma anche per le casse comunali e per APS, dal momento che l’utente paga in anticipo caricando il suo apparecchio, una comodità reciproca per la cittadinanza e per l’amministrazione. Ho letto però sui giornali che anche qui si applica lo scatto obbligatorio dei primi trenta minuti, un ‘malus’, ci dice l’assessore Paron, per evitare i parcheggi ‘mordi e fuggi’. Non sarebbe invece il caso di potenziare questo strumento rivedendo interamente il suo meccanismo?”.
Palla colta al balzo dallo stesso assessore alla Mobilità Andrea Edoardo Paron, sebbene un cambio di sistema non sarà previsto concretamente prima del 2018: “Il guadagno del Comune è relativo – ha risposto Paron – dal momento che Neos Park è un’azienda privata, ed il 22% dell’introito viene versato in IVA, il 20% a Neos Park ed il restante a noi. Ad aprile scadrà la convenzione con Neos Park, ed in questi giorni stiamo ricontrattandone la prosecuzione, che durerà almeno fino al 2017. Il pagamento elettronico è un elemento importante ed interessante e ci sono anche altre formule, come il ‘Telepass Pyng’ che si sta diffondendo in tutte le città italiane, soprattutto quelle grandi, con pagamento attraverso smartphone, con controllo attraverso la targa e non attraverso dispositivo. Conviene fare un ragionamento sui pagamenti elettronici, la linea dovrebbe essere quella di far pagare effettivamente la sosta e vedremo di andare in questa direzione attraverso una delibera specifica”.