Nessun seggio a Strasburgo per i candidati valdostani. Ma la fortuna potrebbe baciare Louvin

Prima di Marguerettaz, nella lista del Pdl, ci sono altri quattro candidati presentati solo nel Nord Ovest. Davanti a Louvin ci sono 3 aspiranti europarlamentari: Di Pietro rinuncia e altri due potrebbe optare per un’altra circoscrizione.
Aurelio Marguerettaz
Politica

Sarà durissima, ma un qualche spiraglio per un parlamentare valdostano a Strasburgo potrebbe anche esserci. Il primo dato di fatto è offerto dai dati sulle preferenze: Il Popolo della Libertà, forte di un 33,39% nella circoscrizione Nord-Ovest, piazza al Parlamento europeo otto candidati. L’ultimo della lista è Carlo Fidanza che ha raccolto 26.777 voti. Dopo di lui altri quattro candidati precedono Aurelio Marguerettaz della lista Vallée d’Aoste che, attraverso l’apparentamento con il PdL, si posiziona al 13° posto con 17.675 preferenze. Per farsi spazio, dunque, servono quattro rinunce. Silvio Berlusconi e Ignazio La Russa, i primi due eletti e rispettivamente capo del Governo e ministro della Difesa, rinunceranno, ma fra Marguerettaz e la poltrona da deputato europeo ci sono Cristiana Muscardini (25.914 voti), Iva Zanicchi (22.117), Susy De Martini (19.205) e Fabrizio Bertot (19.156).

Ha 8.647 preferenze in meno, ma ha, tutto sommato, qualche possibilità in più Roberto Louvin. La sua lista, “Autonomie, liberté démocratie apparentata con l’Italia dei Valori (che totalizza due seggi), ha un bottino di 9.028 preferenze. Davanti a sé ha i due eletti: Antonio Di Pietro (che presumibilmente rinuncerà, in quanto senatore), Luigi De Magistris (eletto anche in altre tre circoscrizioni). Anche Sonia Alfano – prima esclusa con 28.104 preferenze – potrebbe optare per altre tre circoscrizioni. Con 14.951 preferenze potrebbe passare anche il filosofo Gianni Vattimo, poi toccherebbe a Roberto Louvin. Se i tasselli della politica si componessero a suo favore, o per una catena di fortunate concomitanze, per Louvin si aprirebbero le porte del Parlamento europeo.

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