Nicco e Perrin da Marini: ‘riforme costituzionali non più demandabili’

I parlamentari valdostani hanno incontrato il Presidente del Senato Marini e hanno espresso il loro sostegno al tentativo in corso di individuare un percorso per la riforma della legge elettorale, evidenziando alcuni temi legati alla Valle d'Aosta.
Roberto Nicco e Carlo Perrin
Politica
La necessità di procedere ad una riforma elettorale che dia direttamente ai cittadini il potere di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento, sottraendolo alle segreterie dei partiti, e che porti ad una significativa riduzione dell’attuale frammentazione politica, e che, per quanto concerne la Valle d’Aosta, ne salvaguardi lo specifico ordinamento, è stato uno dei punti evidenziati dai parlamentari valdostani Carlo Perrin e Roberto Nicco, giovedì 31 gennaio nell’incontro con il Presidente del Senato Franco Marini, incaricato dal Capo dello Stato “di verificare la possibilità di consenso su un preciso progetto di riforma della legge elettorale e di sostegno a un governo funzionale all’approvazione di quel progetto e all’assunzione delle decisioni più urgenti in alcuni campi”.
I due rappresentanti valdostani al Governo italiano hanno evidenziato anche l’esigenza di realizzare quelle riforme costituzionali di cui “da troppo tempo si discute (e che sarebbe poco credibile voler ulteriormente demandare ad una prossima ipotetica legislatura costituente) essenziali per dare efficienza e rapidità all’azione legislativa e di Governo, sulla base del testo in discussione alla Camera in cui si indicano chiaramente tre punti: riduzione del numero dei parlamentari, Senato espressione delle autonomie territoriali, differenziazione delle funzioni tra Camera e Senato”.
 
E’ stata, inoltre, ribadita la necessità di una pronta approvazione del principio dell’intesa tra Regioni a Statuto Speciale e Stato per la modifica degli Statuti, sulla base della proposta di legge già licenziata dalla I Commissione della Camera e che, secondo gli impegni assunti dal Presidente della Camera, doveva essere inserita per la discussione in aula nel calendario di febbraio. Infine, i Protocolli di attuazione della Convenzione internazionale per la protezione delle Alpi ed l’accordo tra Italia e Svizzera sui pedaggi riscossi al traforo del Gran San Bernardo, sono stati i due disegni di legge per i quali i due parlamentari hanno auspicato che non si interrompa l’iter legislativo in corso.

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