Non passa in Consiglio la risoluzione contro l’ipotesi del ministero al turismo

Vda Vive ha chiesto all’assemblea di esprimersi sull’ipotesi, ventilata dal premier Berlusconi, di far risorgere il dicastero affossato da un referendum popolare nel 1993. Risoluzione respinta con 25 astensioni e i soli voti favorevoli di PD e Vda Vive.
Roberto Louvin, Vallée d'Aoste Vive
Politica

“Ricostituire il ministero del turismo? Meglio di no”. L’iniziativa è partita dal gruppo di Vallée d’Aoste Vive – Renouveau che ha chiesto all’assemblea di esprimersi sull’ipotesi, ventilata dal premier Berlusconi, di far risorgere il dicastero affossato da un referendum popolare nel 1993. E l’idea del cavaliere, non smentita dalla stessa interessata, sarebbe di dare una poltrona a Michela Vittoria Brambilla, oggi sottosegretario.
 
“L’intenzione di ripristinare una regia ministeriale per rilanciare il comparto turistico è illegittima – recita la risoluzione illustrata oggi, mercoledì 25 marzo – poiché la riforma costituzionale del 2001 affida alle regioni le funzioni legislative e amministrative in materia”.
 
“Voglio ricordare a tutti che la Valle d’Aosta – ha dichiarato Roberto Louvin – fu fra le cinque regioni italiane a promuovere il referendum. Un’iniziativa condivisa all’epoca da diverse forze politiche in Consiglio. Oggi diciamo no a un ministero che appesantirebbe lo sviluppo, ma diciamo si a un organismo di coordinamento a livello nazionale”.
 
L’obiettivo della risoluzione è di impegnare il presidente della Regione e l’assessore al Turismo a manifestare al governo la propria contrarietà.
 
“Sono sbalordito dal ragionamento espresso da questa sinistra autonomista – ha attaccato Massimo Lattanzi, del Popolo della Libertà – un ragionamento che mi sembra di basso cabotaggio. E’ quanto mai importante che il prodotto turistico italiano sia sostenuto e promosso”. E Lattanzi si chiede: “Possiamo ancora fare la figura dei beduini, senza una politica di coordinamento proprio sul turismo?”.

Solo dopo questi due interventi, il capogruppo Uv, Diego Empereur, ha chiesto una sospensione dei lavori per consentire ai consiglieri un confronto vista l’iscrizione d’urgenza di questa risoluzione all’ordine del giorno.

"La risoluzione anticipa troppo i tempi – ha poi dichiarato l’assessore al Turismo, Aurelio Marguerettaz – non ho avuto ancora modo e tempi di confrontarmi con gli assessori regionali competenti in materia di turismo. Si vuole anteporre lo scontro politico rispetto alla sostanza, che di fatto ancora non conosciamo. La posizione della maggioranza è quindi un invito ai proponenti di ritirare la risoluzione e, in assenza, di un'astensione sull'iniziativa”.

Da poco rientrato dall’incontro a Roma sul ‘piano casa’, il presidente Augusto Rollandin ha sottolineato che sull’argomento non c'è stata nessuna posizione ufficiale da parte del Governo e che le Regioni non sono state interpellate in questo senso.

La risoluzione è stata respinta con 25 astensioni e i soli voti favorevoli di Partito Democratico e Vallée d’Aoste Vive – Renouveau.

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