"Prendiamo esempio da altre realtà dove la convivenza uomo-lupo è stata resa possibile attraverso azioni di prevenzione e formazione e da efficaci politiche di gestione della fauna selvatica". A dirlo è il consigliere regionale del M5S, Roberto Cognetta lanciando l'appello "Non toccate il lupo".
"Prima di prendere delle decisioni bisogna avere la certezza dei numeri – dice il Consigliere Cognetta -: è così che si fa in un paese civile nella logica di adottare misure adeguate. In secondo luogo poco o nulla si sa del fenomeno e della consistenza dell’ibridazione tra lupo e cane. E poco o nulla si sa altresì dei branchi di cani inselvatichiti che possono arrecare anch’essi danni agli animali da allevamento. Non penso che l'abbattimento, ipotizzato ieri dall'Assessore Nogara, peraltro di una specie protetta, possa risolvere la situazione degli allevatori: ci sono soluzioni, già sperimentate altrove, come ad esempio la presenza di cani da guardiania – cioè di razze adatte addestrate con metodi precisi – o di recinzioni elettrificate per proteggere gli animali, o ancora non lasciare il bestiame incustodito."
Il grillino ricorda come "queste soluzioni necessitano di un cambiamento nella gestione delle mandrie e delle greggi e richiedono investimenti, che sembrano non esserci mai per l'agricoltura. Invece, le risorse ci sono, basta eliminare i tantissimi sprechi come, ad esempio, i vitalizi dei Consiglieri regionali".
Incontro fra Assessore e Cpel
Sulla questione lupi in Valle d'Aosta questa mattina c'è stato l'annunciato confronto fra l'Assessore regionale all'Agricoltura, Alessandro Nogara e i sindaci.
A snocciolare gli ultimi dati sulla presenza dell'animale in Valle d'Aosta è stato il Comandante del Corpo Forestale regionale Flavio Vertui che ha parlato della presenza di un numero minimo di 20 esemplari (tre branchi e alcuni animali singoli in dispersione).
"Abbiamo chiesto questo incontro per ragionare come sistema per gestire insieme la problematica: ai Sindaci i cittadini chiedono cosa devono fare a fronte di possibili attacchi dei lupi, così come sono numerosi i Comuni che hanno riscontrato dei danni, più o meno importanti. – sottolinea il Franco Manes "È allora necessario fare la corretta informazione, soprattutto sulle procedure di prevenzione e di eventuale rimborso dei danni. Risulta quindi indispensabile la comunicazione continua tra Regione ed enti locali.”
Durante l'incontro l'Assessore ha ricordato l'istituzione in Valle d'Aosta di un "tavolo tecnico, composto dalle strutture competenti di tutti gli enti regionali e a diverso titolo interessati alla gestione del lupo, quali l’Assessorato regionale all’agricoltura e risorse naturali, l’Assessorato regionale alla Sanità salute e politiche sociali, l’Azienda USL della Valle d’Aosta, il Parco nazionale del Gran Paradiso e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta”. Inoltre, “il tavolo di lavoro opera per definire e coordinare le azioni relative a una raccolta dati capillare ed omogenea, per poter effettuare il monitoraggio costante della presenza del lupo in valle d’Aosta, per interagire con tempestività in ogni occasione di predazione su selvatici o domestici e ritrovamento di esemplari morti o feriti dal lupo, per mettere in atto tutte le azioni di prevenzione dei danni, la loro verifica e dare corso a tutte le procedure per l’ottenimento dei finanziamenti e risarcimenti economici”. A tale proposito, “l’Assessorato ha previsto nel prossimo bilancio di previsione adeguate risorse per poter intervenire sia per gli indennizzi dei danni, sia per le misure di prevenzione”.
Nei prossimi mesi verranno organizzati degli incontri di informazione, rivolti alla popolazione.
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Ho già avuto modo di dirlo in un’altra recente occasione e lo ripeto volentieri: I lupi cattivi hanno “due gambe e non quattro zampe”.