"Le priorità dei valdostani non sono i giochi di potere, ma il diritto al lavoro, alla casa, a una vita sicura e dignitosa". Così in una nota la Lega Nord Valle d’Aosta commenta l’ingresso in maggioranza del Pd prima e dell’Uvp poi.
"Questi salti della quaglia, decisi da precise logiche spartitorie di poltrone, sono culminati nell’elezione del vicepresidente del Consiglio di “minoranza”, la cui poltrona porta in dote 1.719 euro e che è stata al centro di uno spettacolo, se possibile, ancora più indecente.
Mai, nel dopoguerra, si è assistito a tale ributtante orgia lottizzatoria e mai l’opposizione, o quel che ne resta, è stata persino privata di rappresentanza negli organi di governo dell’assemblea" si legge nella nota.
Il Movimento parla, quindi, di tradimento degli elettori ricordando come Uvp "aveva in campagna elettorale denunciato il “sistema” unionista di potere, spesso con richiami neanche tanto velati a gravissimi abusi". Critiche vengono rivolte anche a Stella Alpina "dai proclami fatti a muso duro contro l’ingresso dell’UVP è tornata a belare mansueta, preoccupata di poter perdere l’assessorato residuo, unico vero obiettivo di questa legislatura, e terrorizzata di passare in minoranza, in cui avrebbe dovuto dimostrare di essere altro che una sommatoria di clientele".
La Lega Nord si definisce, quindi, "l’unica reale forza di opposizione, che non fa sconti a nessuno ed è decisa a migliorare davvero la nostra Regione, dando nuovo impulso alla nostra autonomia".