“Oggi è il momento di fare delle scelte, altrimenti questa maggioranza è inadeguata a portare avanti un programma, che a questo punto non è più condiviso”. Lo dice chiaro, senza tanti giri di parole, Emily Rini. La consigliera, ex union, che ha permesso la nascita del Governo Spelgatti, porta alla luce del sole, nella prima seduta autunnale del Consiglio regionale, lo sgretolamento della maggioranza. Da giorni si parla di ribaltoni e il recente passato insegna che a metterli in moto è stato il Casinò.
Anche oggi sulla Casa da gioco si sta giocando il futuro dell’attuale Giunta.
“Qui non siamo dei tecnici, quelle competenze si esercitano sui posti di lavoro, qui dobbiamo avere il coraggio di assumerci delle responsabilità e fare delle scelte, certo avvallate da pareri tecnici e giuridici” scandisce la consigliera Rini, rivolgendosi in primis all’Assessore regionale alle Finanze, Aggravi.
Parole che ricevono il sostegno di Alpe ma anche di Uv e Uvp. Il capogruppo di Alpe, Albert Chatrian: “I tecnici facciano i tecnici, ci mettano nelle condizioni di fare una scelta percorribile, a norma di legge. Dobbiamo salvaguardare i posti di lavoro, il gettito di natura fiscale, l’indotto, supportando finanziariamente l’azienda e prevedendo un’ulteriore riduzione dei costi”.
Dai banchi della minoranza, Renzo Testolin: “Vogliamo avere delle linee chiare. Ci sono dati che ci portano a temere che la soluzione dell’Assessore vada a pregiudicare i 600 posti di lavoro e gli sforzi finanziari fatti fino ad ora”. E Laurent Viérin di Uvp: “Amministrare non significa fare solo slogan, ma assumere decisioni da più parti condivise”.
Ad aprire il dibattito sulla casa da gioco, iscritto questa mattina, non senza polemiche e discussioni, era stato il presidente della IV Commissione consiliare, Pierluigi Marquis che ha ricordato come con il piano di risanamento approvato sotto il suo governo, “si cominciano a vedere i primi effetti positivi. Questo però non basta ancora..Dobbiamo dare in questi due giorni una linea politica forte, in vista dell’Assemblea dei soci”.
Dai banchi della minoranza, Luigi Bertschy chiede, quindi, all’Assessore alle Finanze di spiegare la soluzione individuata per salvare il Casinò.
“Le linee guida arrivate lunedì sera contengono alcuni elementi di novità che vanno valutati attentamente. – spiega Aggravi – Prendere delle decisioni politiche, e la storia qualcosa ci insegna, senza comprendere gli effetti futuri non fanno l’interesse dell’azienda e dell’ente Regione”.
La questione a cui allude l’Assessore è quella dei presunti aiuti di Stato. “Bisogna stare attenti sul discorso degli immobili. Ritorni, ristori e restituzioni devono tenere conto di quello che è stato l’operare dell’ente pubblico, che in passato si era indebitato per acquistare questi immobili”. Aggravi cita, quindi, come possibile soluzione politica “l’abbattimento dei costi e la ristrutturazione dei debiti”.
A sostegno dell’Assessore si schiera Stefano Ferrero di Mouv’: “Sta conducendo questo problema difficilissimo da risolvere con la diligenza del buon padre di famiglia.” E poi sull’aggiornamento del piano: “Solo un’idiota potrebbe dire il giorno dopo che l’aggiornamento del piano è stato consegnato, “va bene procediamo”.
A dire “basta” a nuove erogazioni pubbliche alla casa da gioco è Impegno Civico con Chiara Minelli mentre Luigi Vesan del M5S chiede: “I cittadini valdostani voglio salvare il casinò a qualunque prezzo?”.