Ospedale Parini, nel 2023 le gare per l’ampliamento a est

"E' in fase di redazione la variante della progettazione definitiva della fase tre di ampliamento" ha spiegato in Consiglio regionale l'Assessore alla Sanità Roberto Barmasse. "Siamo ancora alle carte" la critica di Stefano Aggravi della Lega Vda.
Il progetto dell'ampliamento dell'Ospedale Parini
Politica

Per l’ampliamento ad est dell’Ospedale Parini di Aosta la prima gara d’appalto sulle centrali tecnologiche potrebbe partire nel gennaio 2023. La fase 3 è stata divisa in due lotti distinti, “in quanto l’ampliamento dell’attuale blocco delle centrali tecnologiche ha ottenuto il parere favorevole al cofinanziamento dei Fondi Pnrr”. Soltanto nella primavera 2023 verrà bandita la gara invece sui lavori. A spiegarlo in Consiglio regionale è stato l’Assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse fornendo all’aula un aggiornamento sull’opera.

“E’ in fase di consegna da parte del raggruppamento di progettisti di Firenze il masterplan ovvero uno schema distributivo funzionale di tutto il complesso che riguarda le fasi 3, 4 e 5. ” ha detto Barmasse. “E’ inoltre in corso di redazione la variante della progettazione preliminare delle fasi 4 e 5 di ristrutturazione dell’attuale nosocomio Umberto Parini e la variante della progettazione definitiva della fase tre di ampliamento. Per quanto riguarda questa fase, l’obiettivo è di acquisire entro il mese di ottobre i pareri e le autorizzazioni necessarie per poter approvare il progetto definitivo”.

Al momento risulta finanziata la fase 3 –  il limite massimo di spesa ammonta a 139 milioni di euro – che prevede l’ampliamento del nuovo ospedale e la progettazione, ma non la realizzazione, della fasi 4 e 5, entrambe legate alla ristrutturazione dell’attuale Parini.

“Prendo atto che siamo ancora alle carte perché i lavori non ci sono” ha replicato il vice capogruppo della Lega Vda Stefano Aggravi. “Mi chiedo se non sia anche il caso di pensare per la realizzazione a nuove modalità o magari al coinvolgimento di un soggetto terzo che possa realizzare la struttura e evitare le lungaggini che sappiamo essere tipiche di certe procedure”.

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