‘Otto mesi in Parlamento’. Nicco e Fosson tirano le somme del loro lavoro a Roma

I parlamentari valdostani organizzano insieme la conferenza stampa di fine anno nonostante le diverse appartenenze politiche. Ma il bilancio di questi mesi è depressivo: 'Difficile incidere sulle decisioni'.
Antonio Fosson e Roberto Nicco
Politica

“Stiamo costruendo il percorso per lavorare sempre di più e sempre meglio insieme”. Anche se su fronti opposti alle ultime elezioni politiche, i parlamentari valdostani Antonio Fosson e Roberto Nicco hanno imboccato la strada della collaborazione: “Abbiamo organizzato insieme questa conferenza stampa di fine anno – ha detto Fosson – per sottolineare quanto sia buono il rapporto fra noi”.

Il bilancio di otto mesi di attività alla Camera e al Senato, però, non fa esultare i due parlamentari. “La legge dei numeri non va certo a nostro favore. E’ difficile essere determinanti ed è difficile incidere sulle decisioni” è il commento amaro di Antonio Fosson.

“Dopo le elezioni anticipate la geografia politica è totalmente cambiata – afferma Roberto Nicco – e per noi si è bruscamente interrotta l’attività. L’esempio è quello della legge elettorale per il Parlamento europeo su cui era stata trovata un’intesa con il governo precedente. Con il nuovo esecutivo abbiamo dovuto ripartire dall’inizio”. Però l’esito, malgrado gli sforzi bipartisan, è che la Valle non avrà un seggio a Strasburgo. “La maggioranza ha detto che si sarebbe introdotto un criterio di privilegio” dice Nicco. E così la proposta delle minoranze linguistiche è stata rispedita al mittente.

Alcuni risultati, tuttavia, il deputato e il senatore sono riusciti a strapparli. E’ il caso delle clausole di salvaguardia delle competenze regionali inserite nei decreti Gelmini e Tremonti e la possibilità, per la Valle d’Aosta, di poter utilizzare l’avanzo di amministrazione, per il 2009 pari a 160milioni di euro, per finanziare le grandi opere: nuovo ospedale e caserma Testafochi in primo luogo.

Gli argomenti di rilievo che sono sul piatto per il 2009 sono l’ammodernamento della ferrovia, le norme di attuazione per il trasferimento di nuove competenze alla Regione, la riorganizzazione delle case da gioco sul territorio nazionale, la fiscalità nelle zone di montagna. E ancora la questione dei buoni benzina: “Con il governo Prodi eravamo arrivati a un testo da discutere in commissione paritetica. Possiamo provare a ripartire da lì” dice Nicco.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte