Ad affiancare il nuovo primo cittadino alla guida del paese saranno il suo vice, Pietro Lutzu, e i consiglieri della lista “Dialogo e apertura” che maggiormente hanno saputo convincere i propri concittadini.
Nove anni di Consiglio regionale sempre (o quasi) con maggioranze risicate, a 18. Ora si riparte da qui, da un “Lavévaz bis” alle porte che ricomincia dallo stesso scarto minimo tra consiglieri che, negli anni, ha visto cadere ogni tentativo di governo duraturo. E il primo banco di prova sarà il nuovo assessore con il voto segreto dell'aula.
“Oggi ritengo più opportuno, per la stabilità della maggioranza e per salvaguardare la continuità amministrativa della Regione, fare un passo indietro e ritirare la mia disponibilità da presidente incaricato", ha spiegato Testolin.
Libera e Cgil invitano, quindi, l’Osservatorio regionale antimafia a prendere posizione "affinché non venga ulteriormente lesa l’immagine della Valle d’Aosta".
Ieri, durante l'esame della Nota di aggiornamento al Def 2022 il deputato Manes è intervenuto sulla crisi energetica chiedendo "misure strumentali e puntuali a sostegno dei territori di montagna". La senatrice Spelgatti ha partecipato al primo tavolo sulla Montagna, spiegando che dal governo "le istanze del nostro territorio avranno lo spazio che meritano”.
"La confusione innescata dalle dichiarazioni degli ultimi giorni all'interno dell'Union Valdôtaine ci impedisce di partecipare a riunioni politiche congiunte" scrivono i gruppi di FP-PD, Alliance Valdôtaine - VdA Unie, Stella Alpina e Evolvendo
Lavévaz ribadisce la disponibilità a proseguire l'incarico, Alliance rimanda la palla all'Uv, il Pd si schiera con l'attuale presidente della Regione. Le "geometrie variabili" a 18 sono finite?
In un rapido "vis-à-vis" l'Union ha comunicato agli alleati di governo la sua posizione: Testolin è ufficialmente in corsa per la presidenza della Regione. Dalla riunione emerge anche un dato politico: il "perimetro" della maggioranza rimane l'attuale, a 18 consiglieri. Il grande assente dell'incontro è stato Erik Lavévaz.
Oggi, i movimenti si sono incontrati. Anche se un nuovo “faccia a faccia” dovrebbe essere in agenda già domani. Gli alleati chiedono chiarezza all'Uv, alle prese con un Comité ed un gruppo consiliare spaccati al proprio interno. Incontro che, comunque, difficilmente sarà risolutivo.
Spiega il capogruppo della Lega Vda Andrea Manfrin: : "Abbiamo rilevato dalle iniziative discusse che il presidente e gli assessori non possono prendersi impegni". Ritirata anche la risoluzione sulle parole sui vaccini di Diego Lucianaz.
Al momento le auto elettriche e o ibride circolanti in Valle d'Aosta sono 33.700, pari al 13.5% delle immatricolazioni, che a febbraio 2022 registravano complessivamente 250.000 vetture.
Le spese di soccombenza ammontano a oltre 1 milione di euro. I contenziosi maggiori sono quelli in materia di lavoro, 165, per 915.000 euro di spese di soccombenza
Il dato è emerso in Consiglio regionale durante un'interrogazione di Pour l'Autonomie. Consegnata una prima parte dello studio sull'opzione tram-treno per l'Aosta - Courmayeur