“Non sono stato eletto senatore, è vero, ma l’onorevole “sanatore” Dalbard è già nel 2014”.
L’allusione, neanche troppo velata, è naturalmente riferita ai 2014 voti raccolti alle politiche del 24 e 25 febbraio da Paolo Dalbard, candidato per il Senato nella lista La Destra, il partito di Francesco Storace.
Esprime soddisfazione il 52enne allevatore di Pollein: “È stato un ottimo risultato, questo 3,03% – spiega Dalbard – ma non del tutto insperato. Sapevamo che tanta gente ci avrebbe votato, anche se non pensavamo avrebbero risposto in così tanti”.
Soddisfazione che però non nasconde una certa delusione del candidato (e segretario regionale) de La Destra per l’esito definitivo di questa tornata elettorale, che a suo dire non cambia gli equilibri in Valle ma che, piuttosto, mantiene intatto lo status quo politico regionale: “La Destra crede nel cambiamento e nel rinnovamento e questo non lo è stato. È stato anzi un voto che ha mantenuto la situazione uguale a com’era prima”.
All’indomani dei risultati elettorali però anche Dalbard è già proiettato verso la nuova campagna elettorale, in vista delle elezioni regionali del 26 maggio 2013: “Mi candido per le regionali, e avrò al mio seguito 34 militanti sotto i 40 anni pronti a combattere in Consiglio Valle per i nostri valori”.
Cercando di entrare in Consiglio regionale La Destra, come in occasione dell’appuntamento elettorale appena passato, chiude le porte ad eventuali coalizioni: “La Destra – spiega Dalbard – corre da sola. Ci hanno proposto alcune alleanze sia per le politiche sia per le regionali, ma entrambe sono arrivate in ritardo. Ci presentiamo quindi da soli e ottimisti, contando che domenica e lunedì i potenziali elettori sotto i 25 anni non hanno potuto votarmi”.
Un ultimo sguardo, poi, alle proposte di Dalbard per le regionali: “Il nostro programma punta tutto sull’agricoltura, dato che considero il settore primario il vero motore di tutti gli altri settori. Ho delle buone idee riguardo l’innovazione del sistema e la risoluzione delle risorse agricole. Idee nuove che sono in fase di studio anche ad Oxford”.