Il progetto di realizzazione delle terme di Aosta non convincono il capogruppo di Alpe in consiglio regionale. Secondo Patrizia Morelli il rischio di costruire una cattedrale nel deserto sarebbe elevato. In una lettera aperta all’assessore Laurent Viérin, riportata sul sito internet dell’Alpe, la consigliera esprime perplessità riguardo alla scelta di realizzare la struttura sopra il futuro parco archeologico. “Nel 2009 – ha ricordato – l’architetto De Gattis precisava che gli esercizi commerciali previsti avrebbero avuto una funzione “commisurata alla particolarità e natura del complesso archeologico”. A me risulta incomprensibile quale sia il nesso tra la valorizzazione di un’area sacra, che possiamo considerare come la culla della nostra civiltà e queste terme, che poi terme non sono”. Non solo: il progetto alimenterebbe con denaro pubblico “una concorrenza sleale alle terme, quelle vere, già presenti sul nostro territorio”.
Secondo l’amministrazione regionale il parco archeologico e il piano sovrastante, completo di terme ed esercizi commerciali, dovrebbe attirare 50-60mila visitatori all’anno. Un risultato che secondo la Morelli sarebbe incerto: “L’amministrazione cerca di correre ai ripari con un’attrazione che in questi ultimi anni sta riscuotendo un certo successo, senza tuttavia porsi il problema della coerenza con la parte principale della struttura, che si pone obiettivi ben più alti e qualificanti dal punto di vista culturale e storico”. Sul progetto gli abitanti del quartiere non si sono ancora espressi, Nel frattempo i lavori strutturali stanno terminando e tra un mese la Giunta regionale dovrebbe approvare il progetto preliminare degli allestimenti museali.