Nel 2010 sono 12 le risoluzioni, 31 le interrogazioni, 79 le interpellanze, 5 le mozioni e 2 i disegni di legge presentati in Consiglio regionale dal gruppo del Partito democratico. Numeri che così dicono poco e che sono stati commentati ed analizzati durante la conferenza stampa di fine anno del movimento politico ieri, martedì 21 dicembre, nei locali del partito. “Avremmo potuto presentare anche più disegni di legge – ci tiene a precisare il segretario del Pd – ma non lo abbiamo fatto perché vogliamo costruire le condizioni politiche affinché le nostre proposte non siano rigettate in toto dalla maggioranza“. Una maggioranza che ammette Raimondo Donzel “da quando si è allargata è sempre più sorda alle proposte ed alle iniziative che arrivano dall’opposizione”.
Opposizione costruttiva
Il Pd rivendica un ruolo di “opposizione costruttiva” al governo regionale. “Abbiamo dato e vogliamo dare il nostro contributo per migliorare i provvedimenti che arrivano in aula per il bene della Valle d’Aosta, senza alcuna preclusione”. I temi al centro dell’attenzione e delle battaglie del Partito Democratico? Sicuramente il sociale con le azioni portate avanti in particolare dalla capogruppo Carmela Fontana a favore dei genitori separati, delle famiglie per garantire anche ai redditi medi il bon de chauffage, del ripristino di servizi sociali importanti come la ludoteca al Beauregard, ma anche del lavoro e dell’economia con le azioni a favore delle imprese e le mobilitazioni per lavoratori in difficoltà.
Confusione istituzionale
Il Partito democratico denuncia un quadro politico confuso che si è generato con il progressivo avvicinamento del Pdl alla maggioranza autonomista. “Non sappiamo più chi stia in maggioranza e chi all’apposizione” dice Gianni Rigo. “Anomala”, anche se rispettosa del regolamento del consiglio regionale, è poi definita la situazione delle commissioni: il Partito Democratico non è presente e non può votare in due commissioni (la seconda e la terza) dove è presente “occupando” uno dei due posti riservati all’opposizione il Popolo delle Libertà.
Rapporti con l’Alpe
“Sta emergendo quello che dicevamo da anni ovvero la necessità di concentrarsi sui contenuti e poi costruire le allenze, senza preclusioni” spiegano dal PD. Poi ammettono che, visto il quadro politico, sia più semplice dialogare con l’Alpe che con la Stella Alpina. “Ci siamo ritrovati d’accordo su molti contenuti e abbiamo fatto fronte comune” sottolinea Donzel. Diverse invece le posizioni in campo per quanto riguarda la salva-precari. “E’ stato grave su un tema come questo non fare fronte comune perché le questioni in campo sono molto delicate e riguardano i contratti di questi lavoratori“.