“Dal 1993 ad oggi il potere di acquisto delle pensioni è calato di oltre il 35%.” A sottolinearlo oggi in una nota sono i sindacati dei pensionati che, con una lettera aperta ai candidati, vogliono richiamare l’attenzione su quei “20 milioni di cittadini elettori che oggi stentano a vivere con le loro pensioni”.
Secondo i sindacati nei documenti dei candidati cosi come nelle loro promesse “il Termine pensionati o quello più largo di anziani è usato pochissimo e solo in riferimento alla non autosufficienza, come se gli anziani per avere un pizzico di interesse devono ammalarsi. In verità anche in questo caso non sono considerati se è vero come è vero che da anni giace in Parlamento una proposta di iniziativa popolare per una legge sulla non auto sufficienza, e che il fondo nazionale è stato progressivamente cancellato.”
Spiegano ancora i sindacati: “Dal 1993 al 2012 tutto si è adeguato o rivalutato: indennità di cariche, gettoni di presenza nei consigli di amministrazione, stipendi e salari, tasse e tariffe, soglia di povertà (che nel 2013 sarà intorno a 1.100 euro), tranne che le pensioni.”
Ai candidati quindi i pensionati chiedono “di considerare nei programmi e nei comizi anche la condizione degli anziani, quelli che hanno sofferto per l’affermazione di uno stato libero e democratico. “