Per Aosta 18 milioni in meno nei prossimi tre anni. Aumenta l’Imu, stop agli investimenti/ VIDEO

Il Comune di Aosta chiude, primo in Valle d’Aosta, il bilancio previsionale per i prossimi 3 anni. Il documento contabile per il 2013 pareggia sulla cifra di 80 milioni di euro. Sale di un punto l'aliquota per le seconde case.
Mauro Baccega
Politica

Nei prossimi tre anni dalle casse del Comune di Aosta mancheranno all’appello 18 milioni di euro. E’ quanto emerge dal documento preparato dall’amministrazione del capoluogo regionale che di fatto è la prima a chiudere, in Valle d’Aosta, il bilancio consuntivo il previsionale per i prossimi tre anni. E proprio riguardo al futuro, le manovre varate dal Governo Monti, sommate al Patto di stabilità, ridurranno sensibilmente e progressivamente le risorse a disposizione dell’Ente: già nel 2013, quindi, in Piazza Chanoux spese ed entrate, secondo le previsioni, saranno inferiori di circa 11 milioni di euro (chiudendo il bilancio sulla cifra di 80 milioni, rispetto ai 91 del 2012). Nel 2014 il pareggio stimato è di 77 milioni, nel 2015 invece scenderà a 73 milioni 600 mila euro.

“Il Governo ci obbliga a navigare a vista” spiega l’Assessore comunale al Bilancio, Mauro Baccega. Il Comune, nell’incertezza sulla quota di riserva Imu da assegnare allo Stato, ha deciso quindi di innalzare le aliquote per le seconde case che passeranno dallo 0,76% allo 0,86% per quelle locate e dallo 0,96% al 10,96% per quelle sfitte. L’aumento di un punto percentuale dell’aliquota porterà, secondo i calcoli del comune, ad avere 1 milione di euro in più da destinare al patto di stabilità. In base alla delibera che disciplina il Patto di stabilità per i comuni valdostani per il 2013, approvata martedì scorso dal Cpel, il Comune di Aosta dovrà accantonare 6 milioni di euro. Sulla “riforma valdostana”, però, c’è già chi ipotizza un ricorso da parte dello Stato (legato alle detrazioni sulle spese socio-sanitarie) che potrebbe creare non poche difficoltà ai comuni nel chiudere gli esercizi contabili.

Con meno risorse e con l’obbligo di metterne da parte altre, il Comune di Aosta blocca gli investimenti. “Oltre ad assicurare gli stanziamenti necessari per fare fronte alle manutenzioni ordinarie e straordinarie obbligatorie per legge – si legge nel documento contabile – non si darà corso ad alcuna nuova opera in parte investimenti, che non risulti già finanziata”. Per il 2013 quindi con i fondi di Aosta Capitale si procederà alla sola riqualificazione di Piazza Giovanni XXIII e Piazza Roncas. L’Amministrazione comunale metterà poi in vendita la colonia di Pinarella di Cervia e alcuni alloggi Erp. Sul fronte personale si cercherà di fare gestire internamente servizi ora esternalizzati, non si procederà alla sostituzione dei dipendenti in uscita. Anche il Comune di Aosta comincia a pensare ai servizi ad associare e tra questi nel documento previsionale si cita un Corpo di polizia sovra comunale, allargato al territorio della prima cintura dei comuni confinanti con Aosta ma anche a servizio di refezione con i comuni della Plaine.

Alcuni servizi verranno razionalizzati, altri tagliati. E’ il caso, come già raccontato, del Centro per le famiglie il Cortile, del Dormitorio comunale (in funzione fino a fine febbraio e che verrà poi regionalizzato), del centro di via Volontari del Sangue, del centro educativo del Quartiere Dora (chiuderà a giugno 2013) e del Centro di Place Soldats de la Neige. Altre piccole novità riguardano Aostainforma, la rivista dell’Amministrazione sarà più solo realizzata in formato cartaceo.

Le tasse, almeno per ora non saranno aumentate, cosi come i servizi essenziali al cittadino non verranno tagliati ma, si legge nel documento previsionale ulteriori manovre obbligheranno il Comune a ”scelte necessariamente draconiane”.
 

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