Sarà di 17 milioni e 700mila euro lo stanziamento per il 2010 per i “buoni riscaldamento” che andranno alle 60mila famiglie valdostane. Circa 300 euro a nucleo famigliare per sostenere i costi di riscaldamento e per “ammortizzare” anche psicologicamente il trauma della “scomparsa di buoni benzina”. Il disegno di legge in materia di sostegno economico alle famiglie per il riscaldamento domestico, composto da 7 articoli, è stato approvato dal Consiglio regionale nella tarda serata di mercoledì 2 dicembre, con 28 voti a favore e 5 astensioni (VdAV/R).
La prima applicazione della legge dunque per ora tiene conto solo del criterio relativo al nucleo famigliare. I restanti criteri per una valutazione più approfondita sulla concessione dei contributi “che non vogliono essere di carattere sociale” ha precisato l’assessore competente Ennio Pastoret, saranno poi presi in considerazione in un secondo tempo. E a chi lamenta il fatto che i buoni riscaldamento non hanno lo stesso valore dei buoni benzina (circa 650 euro a persona) l’assessore risponde chiaramente “le due cose non sono in rapporto tra loro. La legge arriva in Consiglio attraverso una strada autonoma dopo che già in passato ci siamo mossi su questa direzione a favore delle famiglie con l’introduzione in via sperimentale della riduzione del 30% dei costi dell’energia elettrica, che abbiamo intenzione di mantenere per il 2010".
Per l’opposizione è inevitabile però fare dei confronti tra i due contributi. "Dal 1949 ad oggi i Valdostani hanno beneficiato di questa importante risorsa e hanno identificato spesso la loro autonomia con i buoni benzina – ha evidenziato Enrico Tibaldi (PdL), chiedendo poi alla Giunta l’entità del contributo per ogni famiglia e quale sarà la destinazione della struttura regionale che gestisce oggi l’erogazione dei buoni benzina.
L’affondo critico è arrivato dal capogruppo di Vallée d’Aoste Vive/Renouveau, Roberto Louvin “qualcuno crede ancora all’indipendenza tra la cessazione annunciata del beneficio sui buoni carburante e l’istituzione di un contributo per il riscaldamento: diciamo le cose con la dovuta franchezza. Noi avevamo visto con favore la stella polare indicata in un primo momento: il contesto ambientale – cioè la questione altimetrica – e i parametri di efficienza energetica.Condividiamo le finalità della legge ma non i criteri di riparto".