Non nasconde i problemi della rete cittadina, nella sua lunga disamina, il Dirigente comunale di Aosta Marco Framarin ascoltato questo pomeriggio in 2a Commissione consiliare per fare il punto della situazione sui problemi all'acquedotto che hanno recentemente – e ciclicamente – interessato corso Lancieri.
Si dice amareggiato, Framarin, anche se considera il servizio erogato complessivamente soddisfacente. Poi si avventura nell'analisi della rete, e le possibili soluzioni ai problemi: “Le perdite in corso Lancieri – spiega – sono un 'pugno in pancia' ogni volta perché comportano sempre disagi e l'apertura di un cantiere con la sospensione temporanea del servizio, cosa che ovviamente non ci fa piacere”. Una situazione complicata: “Abbiamo una diminuzione delle perdite negli anni, ma molto. Al 30 settembre, nel 2016, ne abbiamo riscontrate 75. L'origine di queste perdite, che alcune sono di diametro di neanche 2 millimetri, le attribuiamo a fenomeni elettrochimici locali che determinano la corrosione delle due tubazioni presenti nella zona, con correnti che si diffondono nel terreno”.
Due le soluzioni, non di semplice, soprattutto nel breve periodo, realizzazione: “Si potrebbe cercare di proteggere la tubatura catodicamente, con elettrodi lungo percorso per evitare che sia aggredita, ma sono impianti che costano parecchio. L'altra ipotesi è quella di installare un trasduttore di pressione in corso Lancieri per verificare le variazioni ma gli investimenti necessari sono importanti e necessiterebbero anche di accordi con gli altri gestori dei sottoservizi. Altra proposta è quella di utilizzare dei residui del Comune per intervenire almeno nel tratto intermedio della strada per continuare la sostituzione della tubazione principale”.
Le perdite, in calo fino a qualche tempo fa, in realtà hanno un andamento più ondivago: 145 nel 2010, 120 nel 2011, 119 nel 2012, 118 nel 2013, 120 nel 2014, 130 nel 2015 e 75 al 30 settembre 2016, con un intervento eseguito il 27 maggio, uno il 17 giugno e altri 3, i problemi dei giorni scorsi, nell'arco di 5 giorni (28 e 30 settembre e 3 ottobre).
Ciò nonostante Framarin difende l'operato dell'amministrazione con convinzione: “Abbiamo sempre riparato con tempestività le perdite – spiega – e al massimo si può dire che non abbiamo sostituito le tubazioni. Abbiamo 150 km di rete dell'acquedotto, cresciuta assieme alla città. Con una rete di questa lunghezza, per un Capoluogo di Regione, con investimenti freschi di 129mila 860 euro messi dal Bim per il 2016, sfido chiunque a gestire un servizio in questo modo. Se tutto deve reggersi su una tariffa servono investimenti sugli incassi, non se ne possono fare di milionari, sennò la tariffa diventa sproporzionata alla realtà, e noi abbiamo una di quelle più basse d'Italia”.
Anche se i problemi potrebbero diventare a breve ancora più pressanti, dal momento che in fondo a corso Lancieri sorgerà il Nuovo Polo Scolastico fortemente voluto dall'amministrazione regionale: “Una ulteriore preoccupazione – chiude Framarin – che sarà oggetto di interventi per l'accordo di programma Comune-Regione. L'intenzione è quella di sostituire e potenziare le tubazioni esistenti”.