Ad ascoltare bene le dichiarazioni post-voto, tra sorrisi ed evidenti amarezze, salta agli occhi la singolare situazione in casa Uv-Pdl. L'apparentamento, come più volte detto, non ha portato il risultato voluto, complice, rispetto al passato, la scissione con VdA-Vive e Renouveau, che hanno tolto voti al bacino elettorale dell'Uv, oltre all'assenteismo. In generale si registra una perdita di voti su diversi fronti.
Per Giorgio Bongiorno, coordinatore del Pdl in Valle d'Aosta, l'esito delle elezioni europee in Valle d'Aosta è stato positivo. L'apparentamento ha raccolto 33mila voti pari al 51,63% delle preferenze. E' scontato però che il travaso di voti non ci sia stato "Si sapeva che gli affezionati a Berlusconi lo avrebbero sostenuto anche in questo caso, non votando Marguerettaz. Non si poteva pensare che tutti i nostri elettori avrebbero fatto harakiri". In casa PdL rispetto all'accordo elettorale c'è stata poi un po' di autogestione e linee d'azione personali per le quali votare PdL era un assioma nonostante tutto. Di fatto ancor prima della fine dello scrutinio i commenti amari tra Uv, FA e SA si facevano sottovoce. "Il travaso non c'è stato" e rispetto ad Aosta il commento era ancora più amaro. In casa PdL si guarda con soddisfazione al risultato finale, soprattutto nel capoluogo con quel 19,7% che fa pensare. Il Pd conferma che il suo bacino forte rimane il capoluogo dove ha toccato quota 18,10%. Il Galletto si prende invece il 17,05%.
I raffronti sono tanti, il dato di oggi è confrontato da più parti con le passate elezioni regionali e le europee del 2004. Se il paragone viene fatto con le scorse elezioni europee, quando Guido Grimod attuale sindaco di Aosta aveva ottenuto 16.223 preferenze, il risultato di queste elezioni appare ancor più pesante dato che Aurelio Marguerettaz nella lista Vallée d'Aoste ne ha portate a casa solo 16.134. E già allora con Grimod si parlò di una vera e propria disfatta. A questo si aggiunge anche l'astensionismo, certo. Mettiamo in campo che il voto si è disperso in mille rivoli, che in casa UV come nel PdL l'apparentamento non è piaciuto del tutto, che oggi in Galletto porta con sé un bacino di voti che in passato era tutto rosso nero.
Incrociando tutti questi dati emerge per il Galletto un risultato positivo. Se Louvin ce la farà a passare si dirà che in realtà va in Europa come portavoce reale di oltre 8000 valdostani mentre Marguerettaz in Valle di voti ne ha raccolti oltre il doppio. La strategia utilizzata, quella dell'apparentamento, doveva far gioco. Un gioco in cui chi ha lavorato meglio fuori dai nostri confini sembra essere stato proprio Louvin.