Dopo i lavori – costellati dalle polemiche, non solo politiche – piazza Plouves è pronta a riaprire. Ad annunciarlo, via social, il Comune di Aosta, che ieri spiegava come l’intervento di risistemazione della piazza stavano per terminare “con la tracciatura della segnaletica orizzontale”. Nella mattinata di oggi, mercoledì 9 agosto, gli ultimi dettagli “e successivamente si procederà alla riapertura dell’area con la nuova configurazione”.
Nel dettaglio, l’intervento cominciato lo scorso 26 luglio ha visto una prima fase concentrata sugli stalli posti a nord della piazza e una seconda per quelli al centro dell’area per la realizzazione del percorso ciclabile, da un lato, e per la tracciatura di nuovi stalli di misura più ampia, oltre alla creazione di tre aiuole spartitraffico che vedranno piantati arbusti e alberature.
Il numero dei parcheggi passerà così da 186 agli attuali 126 – spiegano da piazza Chanoux – “senza riduzioni per quelli destinati al carico/scarico, mentre quelli destinati alle persone con difficoltà motorie passeranno da sette a sei”.
Piazza “del mercato” diventa gratuita per la chiusura di piazza Plouves
26 luglio 2023
Saranno due, e diverse, le fasi dei lavori che da mercoledì 26 luglio e fino al 10 agosto interesseranno piazza Plouves, ad Aosta. Per sopperire ai parcheggi che verranno meno, il Comune spiega che “a compensazione del disagio creato con la riduzione della sosta durante l’intervento, la Giunta ha deciso di rendere gratuita la sosta in piazza Cavalieri di Vittorio Veneto per la durata del cantiere”. Gratuità che sarà garantita anche in via Lucat e in Vevey lato Sud, per un totale di 201 stalli complessivi.
Sulla tanto discussa data di chiusura, in mezzo alla stagione estiva, arriva invece la spiegazione dell’assessore ai Lavori pubblici Corrado Cometto: “La scelta di lavorare su piazza Plouve in questo periodo non è stata fatta a caso, ma risponde a precise logiche tese a minimizzare i disagi per i cittadini e gli esercenti. La stagione estiva, infatti, con la chiusura delle scuole e la riduzione della popolazione attiva per ferie è il momento dell’anno in cui la domanda abituale di sosta è statisticamente inferiore rispetto agli altri periodi dell’anno, essendo solo parzialmente compensata da quella di natura turistica”.
E aggiunge: “Peraltro, l’offerta complessiva di sosta nei dintorni del centro storico è comunque sufficiente per compensare la parziale chiusura della piazza. Ho usato il termine parziale non a caso: vorrei, infatti, precisare che il programma dei lavori prevede la realizzazione delle opere per la risistemazione di piazza Plouves per fasi. La chiusura, quindi, non riguarderà il complesso dei posteggi adibiti alla sosta per tutto il periodo interessato, ma solo, alla fine, i 2-3 giorni necessari alla tracciatura dei nuovi stalli”.
Le due fasi del progetto
Come detto, la piazza non sarà chiusa interamente, ma i lavori prevedono due fasi distinte e comprendono la realizzazione del percorso ciclabile e la tracciatura di nuovi stalli di misura più ampia, oltre alla creazione di tre aiuole spartitraffico comprensive di arbusti e di alberature.
Nella prima fase di lavori saranno inagibili gli stalli posti a nord della piazza, mentre nella seconda saranno interessati quelli situati nel centro dell’area. Al termine dell’intervento, “che intende riqualificare in maniera decorosa la piazza realizzata come semplice spianata da destinare a parcheggio oltre 50 anni fa a ridosso della cinta muraria e dei monumenti simbolo della romanità di Aosta” – spiegano dal Comune – il numero degli stalli passerà da 186 a 126 senza riduzioni per quelli destinati al carico/scarico, mentre quelli destinati alle persone con difficoltà motorie passeranno da sette a sei.
Rimarranno garantiti il transito verso via Promis, così come l’accesso per i possessori di permesso Ztl e per le operazioni di carico/scarico.
L’appello di Confcommercio: “Si riveda la data di chiusura”
24 luglio 2023
Anche Confcommercio scende in campo contro la chiusura per i lavori della pista ciclabile in piazza Plouves, ad Aosta, e lancia un appello all’Amministrazione comunale: “È di vitale importanza per le nostre aziende rivedere la data programmata rispetto all’intervento”.
“A seguito di un confronto con la maggior parte dei commercianti che insistono sull’area e sulle vie del centro storico – spiega l’Associazione – il periodo scelto per la chiusura causerebbe importanti danni sia alle aziende che ai fruitori”.
Una “presa di posizione della nostra Associazione” si legge “sostenuta dal clamore mediatico sui social e sulla carta stampata rispetto agli articoli nei quali veniva indicata la data di chiusura”.
Graziano Dominidiato, presidente Confcommercio Valle d’Aosta, spiega: “La nostra richiesta non rappresenta una mera presa di posizione contro la realizzazione delle opere comuni ma un appello forte ed accorato rispetto ad un collasso economico del centro amplificato ulteriormente dall’attuale ed inopportuno avvio dello ztl in zona Arco d’Augusto”.
Il presidente Ascom Aosta Ermanno Bonomi invece aggiunge: “È sicuramente possibile identificare tra fine agosto e settembre una data lavori più consona evitando così di intervenire nel pieno periodo turistico ed ampiamente in tempo per ultimare i lavori prima dell’avvio dell’anno scolastico e del Mercato Europeo, quest’ultimo previsto dal 30 settembre al 1° ottobre. Invitiamo l’amministrazione a valutare l’intervento anche dopo”.
Il problema dei cassonetti
Confcommercio approfitta anche per lanciare un secondo appello, parallelo, sui “cassonetti dei rifiuti che in centro città rappresentano un biglietto tutt’altro che da visita per i nostri turisti”.
Bonomi spiega: “In difesa dei nostri associati richiediamo all’Amministrazione comunale di cercare subito delle soluzioni alternative che non influiscano negativamente su commercio e turismo. Una città turistica come Aosta non si può permettere di avere dei cassonetti in zone chiave quali all’ingresso del Decumano e all’inizio di piazza della Repubblica, per citarne alcune. La situazione cassonetti sta creando enormi ed irreparabili disagi alle attività commerciali”.
Ma è tutta Confcommercio ad invitare “calorosamente il sindaco della nostra città ed i suoi assessori ad ascoltare maggiormente le esigenze del mondo impreditoriale, nel rispetto di coloro che sicuramente contribuiscono alle casse comunali”.
“Confcommercio VdA rappresenta quasi il totale delle imprese del terziario di Aosta – chiude la nota –, e nonostante ciò prendiamo atto che ci troviamo troppo spesso a subire delle decisioni dell’Amministrazione comunale senza alcuna volontà di condivisione”.
Anche Confartigianato chiede di ripensare le date di chiusura
Ad intervenire sull’argomento è stata anche Confartigianato Imprese Valle d’Aosta che “a sostegno dei propri associati che svolgono attività artigianali e commerciali nel centro di Aosta, esprime tutta la propria preoccupazione per la scelta a dir poco discutibile dell’Amministrazione comunale di Aosta di chiudere piazza Plouves, nevralgica per il parcheggio delle autovetture in un periodo di massima affluenza turistica, nelle date attualmente programmate per lavori di sistemazione che non paiono rivestire un carattere di urgenza tale da arrecare un evidente danno a tutte le attività artigianali e commerciali che gravitano intorno alla zono interessata alla chiusura”.
L’associazione – scrive la dirigenza in una nota – “auspica quindi che l’amministrazione comunale di Aosta, dimostrando di sapere ascoltare le istanze che provengono da artigiani e commercianti che svolgono la propria attività nel centro di Aosta e contribuiscono a rendere la città più viva ed accogliente, provveda a fare slittare i termini dei lavori perlomeno all’inizio del mese di settembre accogliendo le istanze di tutte quelle imprese che verrebbero seriamente danneggiate da un inevitabile calo di affluenze nel centro città”.
FismicConfsal: “Ennesima ‘tegola’ sulle attività”
Anche il sindacato FismicConfsal, in una nota della segretaria regionale Caterina De Sensi interviene nella questione: “Nella situazione creatasi in questi giorni con la chiusura del parcheggio di piazza Plouves nel periodo di maggior afflusso turistico, il sindacato è solidale con coloro che lavorano dalle 12, 14 o 16 ore al giorno e che proprio in questo periodo incassano la maggior parte del fatturato annuale. Colpire lavoratori ed imprese in questo periodo significa mettere a rischio centinaia di posti di lavoro, le imprese commerciali ed il tessuto sociale della nostra città”.
“In questo caso – aggiunge De Sensi -, l’Amministrazione comunale dimostra carenze nella programmazione, organizzazione e gestione dei lavori da svolgere in città. Dopo il Covid, il caro energia, l’inflazione questi lavoratori si trovano ad affrontare questa ennesima ‘tegola‘ sulla loro attività. Non è aiutandoli economicamente che si risolvono le difficoltà. Occorre invece creare le migliori condizioni per lo sviluppo di tutte le attività economiche. Più rispetto, attenzione ed innovazione per per questi lavoratori imprenditori spina dorsale della nostra comunità”.
Non solo, FismicConfsal chiede “il più presto possibile un incontro con il sindaco di Aosta e con Il presidente della Giunta regionale”.
Piazza Plouves chiude per i lavori della ciclabile, piovono le critiche
24 luglio 2023
La notizia non è nuova: piazza Plouves, ad Aosta, complici i lavori di realizzazione della pista ciclabile cittadina, si prepara a cambiare volto. Intervento che, oltre al passaggio della pista, prevede – contenuto anche nel Piano urbano della mobilità sostenibile – anche il ridisegno degli stalli di sosta e la piantumazione di diversi alberi. Ma a fare infuriare commercianti e movimenti politici è stata però anche la scelta del momento nel quale l’intervento ha preso il via e la durata dello stesso: dal 26 luglio al 10 agosto.
A partire da Pour l’Autonomie, che in una nota scrive: “La notizia che piazza Plouves ad Aosta resterà chiusa dal 26 luglio al 10 agosto per i lavori della pista ciclabile, solleva non poche perplessità – commenta il segretario politico Aldo Di Marco –. Senza entrare nel merito del progetto ‘Aosta in bicicletta’, quel che risulta davvero incomprensibile è la logica in base alla quale si è stabilito di svolgere detti lavori in pieno centro cittadino proprio nel periodo estivo, creando non poche difficoltà a commercianti e turisti”.
“Pur prendendo atto delle scadenze di un cronoprogramma pressante, viene da chiedersi il motivo per cui, nella sua elaborazione, non si sia ritenuto opportuno tenere in maggior conto le esigenze di una città a forte vocazione turistica che dopo i duri anni di pandemia è tornata per fortuna a riempirsi di visitatori attirati dalle bellezze storiche, culturali ed archeologiche, nonché di quelle dei commercianti che avrebbero dovuto essere maggiormente coinvolti ed ascoltati prima di attuare provvedimenti che li riguardano così direttamente”, dice sempre Di Marco.
Ma non solo: “Di nuovo Aosta si trova a confrontarsi con scelte che la danneggiano nei suoi settori di principale rilevanza economica. Di nuovo si assiste a decisioni prive di una reale visione complessiva che ricadono sulle spalle di chi ha investito per rendere l’offerta turistica sempre più competitiva ed attrattiva”.
“Come movimento Pour l’Autonomie – chiude la nota – esprimiamo vivo rammarico per il fatto che le tempistiche di quest’opera vadano a penalizzare le attività del comparto turistico e commerciale di Aosta, e manifestiamo la nostra vicinanza a queste categorie professionali, nel convincimento che costituiscano una risorsa fondamentale per la crescita e lo sviluppo della nostra Regione e debbano quindi essere sostenute ed incentivate, evitando di gravarle con complicazioni aggiuntive”.
Forza Italia: “Al peggio non c’è mai fine”
Molto duro il commento che arriva da Forza Italia Valle d’Aosta, e precisamente dal suo coordinamento regionale: “Al peggio non c’è mai fine. Dopo avere messo a soqquadro Aosta ormai da svariati mesi con la realizzazione di una pista ciclabile funzionale soltanto alle convinzioni ideologiche di qualcuno, tra strade e marciapiedi lasciati all’abbandono più totale e una nuova viabilità destinata ad aumentare l’inquinamento anziché ridurlo, la maggioranza comunale di Aosta ne ha combinata un’altra delle sue, assecondando questa volta la previsione (folle) della giunta di chiudere per lavori la centralissima piazza Plouves per due settimane da dopodomani, mercoledì”.
Una decisione – si legge – “che lascia esterrefatti, anche e soprattutto perché assunta proprio nel periodo di maggior afflusso turistico nel capoluogo regionale, in concomitanza peraltro con eventi di assoluto richiamo come la Foire d’Été, l’Atelier des Métiers e la Mostra Concorso. Una mancanza di rispetto totale nei confronti sia dei turisti che di residenti e commercianti, che testimonia una volta di più come la Giunta Nuti sia solita dire una cosa per farne esattamente un’altra, il tutto nell’incapacità programmatoria più evidente”.
“A questo punto – prosegue il comunicato azzurro – viene da chiedersi se abbia ancora senso presentare iniziative e suggestioni in Consiglio comunale, tenuto conto di come proprio in occasione di una nostra proposta tendente a chiedere che la programmazione dei lavori in città non andasse a impattare sulla stagione turistica estiva, la maggioranza comunale rispose quasi seccata, ritenendola troppo ovvia. Talmente ovvia che piazza Plouves rimarrà ora chiusa per due settimane per lavori per la pista ciclabile. Insomma, la credibilità non la si persegue né attraverso esercizi di stile né attraverso equilibrismi dialettici, ma la si dimostra con i fatti”.
17 risposte
La speranza, a questo punto, è che i nuovi alberi in arrivo in piazza Plouve non facciano poi la stessa fine di quelli già seccati in via Lexert, in via Chaligne, in viale della Pace e al parco di via Paravera, tanto da avere indotto i tecnici del vivaio regionale a rifiutarsi di consegnare altre piante al Comune di Aosta. Bella figura per una giunta autoproclamatasi green. Pare una barzelletta.
Beh un’altro motivo per riflettere alle prossime elezioni…..ma il danno oramai è gia stato fatto…..proverò senz’altro la nuova pista ciclabile, ma questa che gira per meta’ perimetro della piazza senza alcun senso mi sembra una presa per i fondelli……
Due settimane di chiusura per partorire una piazza simile?! Peraltro con una pista ciclabile (che gira senza senso attorno al parcheggio) da attraversare per due volte per recarsi al parchimetro? Follia allo stato puro.
“riqualificare in maniera decorosa la piazza realizzata come semplice spianata da destinare a parcheggio oltre 50 anni fa”.
50 anni fa era stata concepita così perché, pensa un po’ che matti, se serviva un parcheggio, facevano un parcheggio e se serviva un parco, facevano un parco.
Noi sì che siamo bravi ed evoluti:
– se c’è già un parcheggio, perché lasciare il mondo com’è, quando si può ridurre il numero degli stalli per metterci degli alberi, cosa di cui tutti sentono la necessità in un parcheggio;
– e se invece c’è una strada asfaltata che indubbiamente serve, anche perché è di fronte ad una scuola e ad un supermercato, perché non chiuderla? E metterci in mezzo un parco fatto dello stesso asfalto che c’era prima, ma pitturato? E quanti bambini “pullulano” in quel parco… chi non vorrebbe giocarci!
Insomma: mettiamo alberi nei parcheggi e creiamo parchi d’asfalto. Siamo controintuitivi, creativi, smart. Mica come quella specie di bruti di 50 anni fa, che concepivano le cose in modo così scontato, così banale, senza quel vezzo creativo che abbiamo noi! Ma che modi avevano… parcheggi che erano solo parcheggio e strade che erano solo strade, senza parchi buttati in mezzo.
Adesso sì! Adesso, sarà ancora più difficile trovare parcheggio dove già non era facile prima, ma la nostra rabbia sarà temperata dall’agreste vista degli alberi! Adesso per passare da Via Monte Vodice a Via Lexert e prendere i bambini a scuola, bisogna fare il giro dell’oca, ma il fastidio è temperato dal fatto che il mondo è un poco più colorato.
AHAHAH ulteriori SESSANTA posti auto in meno soltanto in una piazza?! Davvero non ci posso credere!! 😂
Ma non lo capiscono che Aosta non è solo per gli aostani ma anche di quelli che lì si dirigono da tutti i paesi limitrofi?? Comunque è già circa un mesetto che non ci metto più piede.
Questo sindaco verrà sicuramente ricordato.
vogliono mettere le bandierine per poter dire un giorno ai loro figli: “Questa schifezza l’ho fatta io!”
Mai così in basso…Nuti sarà stato anche un bravo docente universitario ma per amministrare una città servono ben altre competenze! E mi pare che anche la Giunta tutta non brilli nè per idee felici nè per capacità di realizzare progetti funzionali e veramente innovativi! Quanto manca alla scadenza del loro mandato?
Facile sempre criticare tutto e tutti, poi quelli di centro destra si arrampicano sugli specchi per criticare e trovare qualcosa che non va, si ricordino che alcuni di loro erano in maggioranza e non mi sembra che abbiano fatto chissà che cosa.
Il sindaco e il comune ci hanno messo la faccia e qualcosa di importante lo stanno facendo, come la ciclabile, grande opera o come il nuovo piano di viabilità, non si può accontentare tutti, ma mi sento di dire bravo Nuti, vai avanti così, l’unico consiglio che mi sento di dare è che bisogna fare rispettare di più le regole basilari e sanzionare chi non le rispetta, vedi parcheggi disabili, sugli stalli carico e scarico e fuori dalle zone blu, perché ormai per alcuni ci sono solo diritti e i doveri sono rimasti per pochi.
Ricapitolando: il Comune di Aosta decide per la chiusura di piazza Plouves dal 26 luglio al 10 agosto senza nulla aggiungere. Poi, una volta scoppiate le polemiche, si preoccupa di rendere noto che i lavori per la nuova pista ciclabile si svolgeranno per fasi, provocando disagi limitati a soli 2-3 giorni (perché allora chiudere piazza Plouves per due settimane?) e comunque dietro la gratuità di piazza Cavalieri di Vittorio Veneto. Se poi si aggiunge che piazza Cavalieri di Vittorio Veneto, ospitando il mercato cittadino, ogni martedì e ogni sabato risulta inavvicinabile alle auto, ecco dimostrato come chi governa Aosta viva letteralmente alla giornata. Sindaco Gianni Nuti, non basta filosofeggiare per amministrare una città.
Disagi che saranno sicuramente compensati dalle molte persone che un domani percorreranno la pista ciclabile. Almeno questo sta accadendo nei percorsi già inaugurati. O forse no? Il dato è uno solo: la pista ciclabile di Aosta non è una pista ciclabile, ma un assemblage di tratti in rettilineo (il più delle volte anche brevi) intervallati da salti di corsia, attraversamenti pedonali, passaggi in rotonda e passi carrai. Chi parla di pista ciclabile ad Aosta non ha mai visto una pista ciclabile. Non è colpa di nessuno, ma non si faccia passare qualcosa per quello che effettivamente non è.
Vergogna. Una città che muore …grazie Nuti grazie Cometto.
Vorrei dire al sindaco Nuti che quando si percorre le strade della città in auto, si ha la sensazione di fare il “Cammel Trophy” – Andremo tutti in bicicletta, anche al supermercato?
È bello avere ancora una volta la certezza che dei commercianti non interessi nulla a questa amministrazione. Lo slogan della ciclabile di Aosa era : benvenuti in Europa! Non mi pare che nelle città europee i commercianti siano stati così bistrattati. Quanta amarezza
Questo accade quando la supponenza annebbia il cervello di chi deve decidere. Domanda: l’assessora alla promozione turistica e al commercio di Aosta che dice? Come al solito saranno altri a parlare per lei.
Il tempismo dell’Amministrazione Nuti è veramente agghiacciante… Fare i lavori (tutti i lavori!!) in autunno cosa cambia??! Ma tanto che gliene frega.. mica vivono in centro ad Aosta Questi qui…
Criticare, criticare, criticare. Senza dare alternative, solo per il gusto di creare malumori. Questo è il massimo dei politici Italiani ormai. Da destra a sinistra.
Ma le critiche che leggo qui non sembrano fatte da politici. Ma poi in questo caso c’è veramente poco di alternativo da proporre, perché NON c’era un problema. Non è che bisogna per forza proporre alternative (a cosa poi?). Dovevano lasciare la piazza com’era e non farci semplicemente niente: nessuno sentiva il bisogno di vedere alberi in un parcheggio, a maggior ragione se questo va a discapito di 60 stalli. Ma adesso SI’ che c’è qualcosa da proporre: togliere le aiuole e rimetterci i parcheggi.