Pirogas, l’ultimo appello degli astensionisti

Ego Perron: “E’ diventato un referendum politico, non più propositivo ma abrogativo: una questione tecnica e molto delicata è stata trasformata in un test elettorale. La mancanza di una soluzione alternativa ci porterebbe a una paralisi”.
Politica

Meno tre. Il referendum è ormai alle porte, ma prima che i giochi siano fatti le due “fazioni” contrapposte hanno ancora qualche ora per sparare le ultime cartucce, cercando di convincere i cittadini ancora indecisi.

Nel primo pomeriggio di oggi, presso la sede dell’Union Valdôtaine, le forze politiche della maggioranza regionale, ma anche i segretari dei partiti, alcuni medici ed esponenti di Valle Responsabile, hanno affollato la saletta di Avenue des Maquisards per rinnovare l’invito all’astensione. Il primo a intervenire è stato ovviamente il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, secondo il quale la campagna elettorale che sta per concludersi “è stata trasformata in bagarre, deviando l’attenzione della gente sul tema della salute, un tasto quindi molto sensibile, ipotizzando effetti infondati solo per impressionare. Persone che in quanto laureate in medicina dovrebbero avere il buon senso di rispettare quelle che sono le regole deontologiche, in barba alle regole e all’etica sono andate a strumentalizzare questo passaggio”. Il Presidente della Regione è poi tornato sull’astensione. “Il non voto è la risposta alla maleducazione – ha concluso – alla mancanza di rispetto per un confronto che non c’è mai stato”.

Perron: “Referendum non più propositivo ma abrogativo”
 Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Presidente dell’Uv, Ego Perron, che ha di nuovo parlato di “campagna del terrore”, criticando fortemente la scelta di “usare un bambino malato (apparso su alcuni manifesti, ndr) come elemento visivo per fini politici. E’ diventato un referendum politico, che vorrei ricordare costa ai valdostani 450 mila euro, non più propositivo ma abrogativo: una questione tecnica e molto delicata è stata trasformata in un test elettorale. La mancanza di una soluzione alternativa ci porterebbe a una paralisi. Ribadiamo che in questo caso non votare significa avere piena e totale fiducia nelle scelte degli eletti”.

Rudi Marguerettaz, segretario della Stella Alpina, ha poi ribadito il concetto, tirando in ballo la chiusura della campagna elettorale degli avversari. “Noi abbiamo cercato di parlare alla testa degli elettori – ha spiegato – mentre gli altri hanno parlato alla pancia: la presenza di Beppe Grillo ad Aosta, domani sera, ne è la dimostrazione”.

Zucchi: “Non siamo dei pazzi irresponsabili, anche noi abbiamo figli”
A difendere la validità della scelta di costruire il pirogassificatore è stato chiamato invece Alberto Zucchi, coordinatore regionale del Pdl, che ha sottolineato come “dopo anni di studi, verifiche e test si è deciso per una soluzione non sperimentale ma sperimentata, che potesse dare una risposta ai valdostani sul problema dei rifiuti, evitando di finire come Napoli. Questo proprio perché non siamo dei pazzi irresponsabili, anche noi abbiamo figli e famiglia”. Una scelta che per Claudio Lavoyer, segretario della Fédération Autonomiste, “è l’unica in grado di risolvere un problema altrimenti senza soluzione.” 

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