"Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, il 18 novembre saremo chiamati a scegliere tra due modelli alternativi di sviluppo per la Valle d’Aosta, o per meglio dire tra un modello di sviluppo e uno di sottosviluppo." Cosi oggi il Peuple Valdotaine nell’editoriale a firma di Joseph Rivolin.
Secondo il direttore del settimanale dell’Uv, oggi tutto dedicato al Referendum, la scelta del pirogassificatore "prevede la valorizzazione e l’utilizzo a fini energetici dei rifiuti non riciclabili, mediante il loro trattamento a caldo in apposite strutture scrupolosamente controllate, secondo le prescrizioni dell’Unione europea (contrariamente a quanto afferma certa falsa propaganda)." Mentre il trattamento a freddo proposto da Valle Virtuosa "prevede la disseminazione sul territorio di puzzolenti discariche dalle emissioni incontrollate di gas e percolato, che inquineranno aria, suolo e falde acquifere; e l’esportazione dei rifiuti rimanenti, che dovranno comunque essere bruciati in strutture simili a quelle citate, procurando vantaggi economici ai loro gestori: in altri contesti territoriali, pare sia questo il modello preferito dalla camorra."
Conclude Rivolin "per evitare che la Valle d’Aosta cada vittima del fanatismo “nopiro”, che vuole applicare l’altro, il metodo più sicuro è l’astensione."